martedì, dicembre 31, 2002

2002, ANNO DA RICORDARE

Per quanto mi riguarda il 2002 è stata un anno molto positivo, non mi posso certo lamentare, è andato fin troppo bene .. ho quasi paura che il 2003 mi nasconda qualche sorpresuccia, ma non per questo mi dispiace che finisca, sono contenta di iniziare un nuovo anno. Spero che il 2003 porti un po' di pace in questo mondo .. ne abbiamo proprio bisogno.

Ciao .. buon anno a tutti
Mae

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lunedì, dicembre 30, 2002

2002, NON VEDO L'ORA CHE FINISCA

Non ho dubbi, assolutamente: non vedo l'ora che finisca quest'anno perche' non riesco a ricordare, pur sforzandomi, neppure un momento che vale la pena di essere ricordato. Ho negli occhi la guerra e i disastri, ho ben presente la crisi dell'euro. Si', che finisca presto. Il problema e' che il 2003 rischia di essere uguale.

Pino Scaccia

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2002, IMPOSSIBILE DA DIMENTICARE

Il 2002 è stato un anno bellissimo, sofferto, ma bellissimo... Ho realizato il mio sogno... scrivere per internet...con i blog e con il lavoro...non faccio che scrivere... Sono felice. Ho tanti nuovi amici... virtuali o meno... Il 2002 non è che l'inizio...
Indimenticabile, ma mi aspetto un futuro ancora migliore...

Solo l'amore tentenna un po'... ma che vuoi? la perfezione? E poi...il divertimento dov'è?

Margherita

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2002, ANNO DA DIMENTICARE O NO?

Tipico discorso da fine 2002 al bar con due opzioni:

1 - Non vedo l'ora che finisca quest'anno perchè ....
2 - Mi spiace finisca quest'anno dato che ...

Quale delle due scegli e perchè?

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PS- AUGURI DI BUON 2003

Barista

sabato, dicembre 28, 2002

I PROGRAMMI DELLA P2 SONO ATTUALI

"Ha un vertice la P2, come una specie di governo, formato da Licio Gelli e Umberto Ortolani e anche un programma politico, che si chiama "Piano di Rinascita Democratica" e che comprende punti specifici com e riformare lo Stato in senso presidenziale, portare il CSM sotto il controllo dell'esecutivo, separare le carriere dei magistrati, acquisire il controllo della stampa, eliminare il monopolio della Rai e tanti altri. "

Scritto appena ieri da Carlo Lucarelli, "Misteri d'Italia", pag.133, Einaudi, 12.5 euro

Barista

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martedì, dicembre 24, 2002

BUON NATALE BUON NATALE
BUON NATALE BUON NATALE
BUON NATALE BUON NATALE
BUON NATALE BUON NATALE
BUON NATALE BUON NATALE

venerdì, dicembre 20, 2002

PROSTITUTE, LONTANO DAGLI OCCHI

Seppure poco natalizio, l'unico telegiornale andato in onda oggi ha daro ampio spazio al disegno di legge che dovrebbe regolamentare la prostituzione in Italia. Ritengo sia giusto punire i clienti così come le prostitute ma non capisco la tolleranza per chi vorrà praticare il mestiere più vecchio del mondo riparata da quattro mura e perseguitare chi lo fa ijn strada. Forse per una questione d'immagine forse perchè occhio non vede cuore non duole. Fa niente se lo sfruttamento in case continerà. Qualcuno potrà vantarsi di avere tolto le puttane dalla strada, magari millantando di aver BATTUTO la prostituzione.

Se avete qualche dubbio di come funziona, leggete il sito del governo:

"Viene introdotto nell'ordinamento il divieto di esercitare la prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico (sanzionato in via pecuniaria e, in caso di reiterazione, con arresto fino a tre mesi e ammenda fino a mille euro) e si prevedono misure sanzionatorie anche nei confronti dei clienti. Parallelamente al divieto di esercizio pubblico, cessa di essere reato di favoreggiamento la locazione a prezzi di mercato di appartamenti nei quali si eserciti la prostituzione: se i possessori di altri appartamenti nel medesimo fabbricato subiscono danno potranno agire nelle forme consentite dal codice civile, mentre i regolamenti di condominio potranno limitare o proibire l'esercizio della prostituzione. "


Barista
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mercoledì, dicembre 18, 2002

SILVIO BERLUSCONI HA RAGIONE

Se il suo paradigma è Bruno Vespa, Silvio Berlusconi ha ragione.
Ha ragione a dire "Lei non è un giornalista" a chiunque gli ponga in pubblico domande scomode, anziché fargli da scendiletto davanti alla platea televisiva.
A chiunque lo contraddica sul serio, interrogandolo sulla realtà dei fatti, anziché fargli un pippone, una leccata di culo travestita da attacco come per esempio quella che apparve sul Foglio (la stracommentata "Cavaliere, non rompa il cazzo").
Dopo avere chiamato "agit-prop" una giornalista del manifesto qualche anno fa, oggi il presidente del Consiglio dà del "mistificatore professionista" a un giornalista dell'Unità
Che gli aveva chiesto conto della situazione nelle zone terremotate in Molise

by Giulio, ovvero Zu

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lunedì, dicembre 16, 2002

PACCHI-BOMBA: LA RIVENDICAZIONE

"Avvisiamo turisti e uomini d'affari intenzionati a utilizzare gli aerei dell'Iberia, tra il 25 dicembre 2002 e il 1° gennaio 2003 che più ordigni incendiari turberanno la tranquillità dei voli. Valentino Rossi rescinda il contratto con la Repsol se vuole evitare infuocate ritorsioni. Sosteniamo con azioni di sabotaggio contro lo stato e il capitale spagnoli, in Spagna e all' estero, la lotta dei ribelli prigionieri all'interno dei moduli FIES in Spagna per: abolizione del regime speciale di detenzione Fies (Ficheros Internos de Especial Seguimento); scarcerazione dei malati terminali; fine della dispersione; messa in libertà dei prigionieri che hanno scontato più di 20 anni di prigione. Riconosciamo e facciamo nostri i punti rivendicativi dei compagni in lotta nelle carceri come parte di una battaglia più ampia per l' abolizione del carcere e più in generale della lotta per la distruzione dello Stato". "Boicottare Repsol, Iberia e gli interessi economici spagnoli fino alla abolizione del Fies. Solidarietà ai detenuti rivoluzionari nelle carceri. Amplificare con l'azione armata le lotte dei prigionieri in tutte le carceri".
Barista
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La firma: "C.C.C.C.C. Cellule contro Capitale Carcere i suoi Carcerieri e le sue Celle".

sabato, dicembre 14, 2002

LEWINSKY: VESPA 'BRUCIA' LA VENIER E LA INTERVISTA OGGI IL GIORNALISTA REGISTRA OGGI POMERIGGIO

Roma, 14 dic. Bruno Vespa brucia sul tempo Mara Venier. Sara' il giornalista infatti ad intervistare per primo Monica Lewinsky, oggi pomeriggio, per la puntata di "Porta a Porta" che andra' in onda lunedi' sera.
PICCOLI GENI CRESCONO
Barista

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giovedì, dicembre 12, 2002

INCIVILI, MINCULPOP, TICKET, SATIRA: BASTERA'?

In un solo giorno gli italiani si sono trovati con un premier che ha dato degli incivili agli operai (mentre lui, esempio di civiltà, solo tre giorni prima li aveva incitati a trovarsi un lavoro in nero), con un governo che decide di censurare la parola partigiano dai libri di storia (operazione che spetterà allo stesso ministero che suggerisci la castità per battere l'Aids), con un ministro che condanna la satira televisiva, con una Regione Lombardia prima-devoluta che introduce i ticket sulla sanità (dando la colpa al governo per i tagli di spesa). Detto questo: spero che quanto scritto sopra basti per non ripetere lo stesso sbaglio di eleggere certa gente.


Barista

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martedì, dicembre 10, 2002

I RETTORI SI DIMETTONO? COMUNISTI

Per protesta contro la Finanziaria i rettori delle Università italiana si sono dimessi in massa. B. è indeciso su come commentare la notizia: "i soliti comunisti" o "è un complotto"? Propendo per la prima

Barista

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TERZANI CENSURATO, OF COURSE

"Cari amici, considerata la situazione politica mondiale e visti i dinieghi degli editori americani ed inglesi alla pubblicazione di "Lettere contro la guerra", Tiziano ha deciso di mettere on-line la versione inglese del libro. Potrete scaricarla andando su www.tizianoterzani.com/ebook/ ed inserendo la password "peace" (senza virgolette e in minuscolo). Se farete iscrivere un amico al club, le istruzioni per scaricare il libro saranno contenute nella mail di benvenuto."
Massimo

Il fan club di Terzani

lunedì, dicembre 09, 2002

DEVOLUTO SARA' LEI: CHE DIO CI SALVI

Ok... Devoluto sarà lei... Ho visto "Castelli vs Fassino" da Costanzo. Ho letto di Bossi in un "Bonsai" di Messina su Repubblica...Ho sentito fare populismo da tutti quelli di destra, mezze verità, tutte bugie... La devolution allunga solo la catena del cane,.. sì...
nelle scuole bergamasche o in quelle siciliane si insegnerà il dialetto e ...probabilemente meno italiano...così saremmo tutti più ignoranti e loro sarannto tutti più felici... In realtà, quando ho sentito che nelle scuole verrà insegnato il dialetto ho pensato" ma se non sanno neanche l'italiano???" Che Dio ci aiuti... E che la Sinistra tutta si svegli...quà i danni diventano sempre di più...Il bello è che Bossi continua a dire quel mare di stronzate indossando il fazzoletto verde al taschino...
Che tristezza...questa realtà! Speriamo bene!


Margherita e il suo blog:
Vita di tutti i giorni


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LA MORTE IN ROSA

Credo che quanto sto per scrivere finisca ancora di più nell'anonimato del solito. Sono rimasto esterefatto stamattina dall'aprire la Gazzetta dello Sport, appuntamento classico di ogni lunedì calciofilo. Anzi mi ha colpito ancor prima di averla tra le mani quando l'edicolante mi ha detto che costava dieci centesimi in più per la campagna di Telethon. Perchè il prelievo coatto? Se io avessi già devoluto
qualcosa a Telethon perchè avrei dovuto rifarlo? Comunque la cosa che più mi ha lasciato di stucco è stata la prima pagina della rosa dove non c'era una riga una riguardante l'improvvisa morte di Valter Polini, medico sociale dell'Atalanta morto d'infarto a 47 anni tre ore prima di scendere in campo a Torino. Lo conoscevo, una brava persona come migliaia nel calcio di oggi che odiava le luci della ribalta. Sono rimasto di stucco: il giornale sportivo per antonomasia non ha trovato 6 cm quadrati di spazio in prima per dire addio a un tesserato morto a tre ore da una partita? Il doppiopesismo vien naturale: se fosse spirato il medico di qualche grande squadra avrebbe ricevuto lo stesso trattamento?

Barista

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domenica, dicembre 08, 2002

INDIANA POTTER, HARRY JONES

Mosso da insana curiosità e da una moglie che si è sciroppata tutti i volumi della Rowling, ieri sera mi sono sorbito il secondo episodio della saga di "Harry Potter". Sinceramente mi aspettavo una pellicola molto diversa, sulla falsariga della magia della prima (ebbene sì, mi sono visto anche quello. ndr). Nella "Camera dei segreti" ho trovato troppa violenza mascherata da lotta tra il bene e il male. Non ho più ammirato mirabolanti effetti speciali come il campo di gara volante del primo film oppure la fantasia che si liberava a scuola lezione dopo lezione. Stavolta la lotta con il basilisco sembra davvero più una clip da Indiana Jones che da una pellicola per i più piccoli. Secondo gli esperti, anche stavolta il film non vale quanto il libro


Barista

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venerdì, dicembre 06, 2002

B., GAFFEUR DI PROFESSIONE, PREMIER PER LA NAZIONE

Gaffes dopo gaffes il nostro scala l'hit parade dei Calloni Egidio nostrani. Ieri sera a "Striscia" è stato mostrato un filmato in cui il premier racconta di aver scritto di proprio pugno le canzoni del suo album d'esordio (che finirà in testa alle hit parade delle strenne natalizie e lui forse pure a Sanremo come superospite alla Benigni) e lo fa davanti ad una banda dell'esercito probabilmente mentre attende il collega spagnolo Aznar. In un passaggio B. si lascia scappare: "Lo conoscete l'inno spagnolo, vero?". E tutti a dire di sì. Mi sarebbe piaciuto sapere quale fosse quell'inno dato che la Spagna è l'unica nazione a non avere ancora un inno ufficiale


Barista

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giovedì, dicembre 05, 2002

DEVOLUTO SARA' LEI: E' COME LA CIRAMI

"Io ho paura che anche questa "legge" assurda passi ... passi come è passata la Cirami, come acqua che spacca una diga .. e nessuno fa nulla per fermarla, acqua che innonda e distrugge ... ma a nessun importa, sono tutti impegnati a guardare le ballerine in TV. Non solo sono contraria ... mi chiedo proprio cosa ci sia da discutere, mi sembra più che scontato che sia una cosa sbagliata .. un'idea folle di puro egoismo.

Mae

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DEVOLUTO SARA' LEI: DICI A ME?

...Quoque tu Sauro???? "Temo che a scuola verrà insegnato il dialetto"?? E tu come parli?? Italiano o alto bergamasco?? "Inventato qualche trucco per non far lavorare meridionali e stranieri"?? In questo caso ti cito: "romano bbburino vai al ministero.. etc.etc".. Scusa ma mi sembri il primo "devoluto" dalla devolution di Bossi!
un romano, fiero di esserlo...

Luca Bertazzoni

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mercoledì, dicembre 04, 2002

DEVOLUTO SARA' LEI

Mi spaventa l'idea che tra qualche mese potremmo tutti essere devoluti alla causa secessionista di Umberto Bossi, il padano. Ritengo che il progetto sia basato su egoismo e un menefreghismo totale, lo stesso che ha spinto la Lega a tapparsi il naso e votare la Cirami. Vivo in Lombardia e temo che a scuola verrà insegnato il dialetto, inventato qualche trucco per non far lavorare meridionali e stranieri, non garantire loro la presenza dalle nostre parti. Tutto in nome della libera autodeterminazione dei popoli.
E allora autodeterminiamoci:
QUANTE POSSIBILITA' DI VITTORIA HA IL REFERENDUM PRO-EVOLUTION?

Barista

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G8, PLACANICA INNOCENTE: I RESPONSABILI DORMONO TRANQUILLI

Credo che il carabiniere abbia agito in modo sbagliato, ma non può essere accusato di omicido, il vero assassino è chi ha messo là quel carabiniere.Però quando ho sentito la notizia al TG ho pensato ... ma il colpevole .. o meglio dire i colpevoli pagheranno mai per la morte di un ragazzo innocente? Soprattutto .. se non c'è colpevole .. se non c'è un'accusa ... qualcuno potrebbe anche pensare che è stata fatta la cosa giusta, e potrebbe succedere ancora. Purtroppo io non credo che i responsabili abbiano problemi a prendere sonno per quello che accaduto.

Maè

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domenica, dicembre 01, 2002

G8, PLACANICA INNOCENTE: GIUSTO COSI'

Il pm ha chiesto di archiviare il procedimento per il carabiniere che ha ucciso Carlo Giuliani. Ritengo che abbia fatto la cosa più giusta. Sfido chiunque a trovarsi in mezzo a quella situazione: come avremmo reagito se uno sconosciuto stava sfacendo la nostra auto con noi dentro? Forse accellerando, forse con altra violenza. Lui l'ha fatto nel peggiore dei modi, uccidendo. Credo sia molto più colpevole chi ha mandato un carabiniere così giovane in una polveriera simile. Spero che chi lo ha fatto non dorma mai più sonni tranquilli.

Il Barista

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venerdì, novembre 29, 2002

A PONTIDA NON CRESCERA PIU' L'ERBA

Lo cantava Adriano Celentano: "La dove c'era erba ora c'è una cittàaaa". Sembra essere proprio questo il destino della madre di tutte le campagne legaiole, ossia quel praticello alle porte di Pontida dove un anno Bossi spara contro Berlusconi, l'anno dopo pure e il terzo anche nonostante siano al governo assieme. Udite udite: sulla "radura celtico-orobica" presto potrebbe passarci tanto di quel bitume da seppellire leghisti della prima e dell'ultima ora. Il sindaco di Pontida, Gabriella Donadoni, ha acconsentito alla costruzione di una strada sul verde nordista, nonostante fosse arrivata un'osservazione al Prg firmata da Bossi in persona. Apriti cielo: "Padania", segretari locali del Carroccio hanno dichiarato guerra alla Donadoni, garantendo la bocciatura della variante al Prg in Regione Lombardia (dove il centro-destra governa).

PS= a Pontida la Lega Nord ha perso la maggioranza in consiglio comunale per 17 voti.

Il Barista

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giovedì, novembre 28, 2002

BERLUSCONI, UNA VITA DA BIGNAMI

Notizia Ansa - ROMA, 28 NOV - I deputati della Margherita Egidio Banti e Giovanni Bianchi ironizzano sulla conoscenza della storia del presidente del consiglio, dopo le dichiarazioni fatte da Silvio Berlusconi a Praga su Carlo V. Per i due deputati, Berlusconi "ha opportunamente respirato il fascino" della capitale ceca e "non s'è lasciato scappare l'occasione per una storica esternazione. Solo che - sottolineano - ha confuso Carlo IV con Carlo V". Sul perchè di questa confusione, Banti e Bianchi fanno due ipotesi. La prima riguarda "un problema di affinità e di umiltà del leader di via dell'Umiltà, perchè "Carlo IV di Boemia, vissuto due secoli prima, è troppo poco noto", mentre "sull'impero di Carlo V si diceva che non tramontasse il sole. Come sulle reti Mediaset". La seconda ipotesi riguarda invece "la ristrettezza del tempo a disposizione" del presidente del consiglio. "Per l' alfiere della cultura del fare - affermano - c'e' probabilmente spazio per i bigini del Bignami piuttosto che per i tomi di Braudel".

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martedì, novembre 26, 2002

MISS MONDO, QUALI LE COSE VERAMENTE BELLE?

Penso che nulla dovrebbe generare una carneficina .. penso che siano gli uomini a generare morte. Nei concorsi non ci vedo nulla di male ... se sono fini a se stessi dov'è il male? Poi possono piacere o meno, però di male cosa c'è? Forse perchè la bellezza al giorno d'oggi è messa troppo sul piedistallo, forse perchè "apparire" è diventata una cosa fondamentale ... forse perchè al giorno d'oggi dovremmo fermarci un po' più a pensare .. a pensare quali sono realmente le cose belle? Forse perchè un paio di gambe non sono nulla? Già ... ma siamo noi a doverlo sapere, è non è l'esistenza di un concorso che cambia i nostri valori.

Mae 2

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MISS MONDO IN TERRITORIO OSTILE

Miss Universe: l'Universo, se potesse votare, lo farebbe a occhi chiusi e avvertendo le vibrazioni energetiche nell'aria. Le votazioni di questi concorsi, invece, si fanno con gli occhi aperti e avvertendo tutt'al più le vibrazioni ematiche nella patta.

Ciò detto, non provo alcuna avversione per i concorsi di bellezza, ma non mi aspetto che possano trasmettere alcun messaggio positivo. Quindi mi sembra idiota volerli utilizzare per sventolare vessilli, specialmente in territorio ostile. Ostile, si badi bene, non per cause religiose (raccontatelo ad altri), ma segnatamente economiche. La "polveriera Africa" è tale in quanto immensa culla di una povertà estrema, dove le priorità sono acqua e cibo, non certo figa, tantomeno patinata.

Giulio, ovvero Zu

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lunedì, novembre 25, 2002

MISS MONDO, E' GIUSTO CHE SI FACCIA

Scusa se mi intrometto .. e dico la mia. Non ci trovo nulla di male in un concorso di bellezza ... che sia Miss Mondo .. Miss italia .. o Miss paesinosperduto, ma sarei tanto curiosa di sapere perchè proprio in Nigeria, per di più durante il Ramadan? A questo punto perchè non organizzare una festa islamica l'11 settembre a New York .. chissà come sarebbero tutti contenti. Tanti morti .. per uno concorso di bellezza, faccio fatica a crederci, chi ha permesso una cosa simile?


Mae

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domenica, novembre 24, 2002

MISS MONDO IN NIGERIA

Mi pare un'assurdità quanto accaduto nel Paese africano così come mi pare lontano da ogni logica far venire cento ragazze da tutto il mondo per eleggerne la più bella. Allo stesso tempo credo che l'articolo sull'eventuale flirt Maometto-Miss sia solo un pretesto per scatenare una guerra tra poveri e ricchi. Guardacaso dove sono scoppiati gli scontri? Lontano dal petrolio, in mezzo alla povertà e alla disperazione più assoluta.

Per saperne di più: Il pallone d'Achille

Il Barista

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lunedì, novembre 18, 2002

NASCE AUDIBLOG

Caro lettore, Sabelli Fioretti, Ludik e Melba hanno avuto una bella idea: lanciare nel mondo dei blog un sondaggio quotidiano (audiblog) per vedere quali sono i programmi televisivi di prima serata più visti e anche quelli che piacciono sempre di più. Non si tratta di fare concorrenza all'Auditel, vogliamo solo lanciare un sasso nello stagno e certo, più saremo, più i risultati.

Per partecipare CLICCA SU AUDIBLOG

Il Barista

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sabato, novembre 16, 2002

NO GLOBAL NO GABBIA

Credo sia troppo presto giudicare se la retata di venerdì possa ricordare in qualche modo il pasticciaccio brutto della Diaz. Qualcosa che puzza subito c'è anche stavolta: perchè indaga Cosenza? perchè gli arresti dopo 18 mesi di inchiesta? Allo stesso modo qualcuno mi deve spiegare perchè Caruso distribuiva mazze e simili al G8. Se si trattasse di un altro polverone gli unici a trarne giovamento sarebbero i poliziotti del Global Forum di Napoli sotto indagine nella città partenopea. Staremo a vedere.
Il Barista

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Caro Marco Benanti, merda sarà lei

Ho letto su UBW un post dove il signor Marco Benanti dalle colonne virtuali del suo blog definisce "merde" i giornalisti italiani perchè oggi scioperano. Una simile visione libertaria non me la ricordo dai tempi del ventennio (imparato sui libri di scuola ovviamente scritti da Togliatti, Gramsci e parentado) e mi sorprende. Le parole "corporativismo" e "libero mercato" a me giornalista non fanno assolutamente ribrezzo, anzi ce ne fossero di corporazioni solide oggi e di mercati liberi. Perchè scioperiamo? Anche per evitare che un quotidiano nazionale che ha cambiato la storia del giornalismo italiano lasci a casa 60 persone da un giorno all'altro, perchè l'informazione in Italia è meno libera di quella bulgara, perchè qualcuno preferisce sfruttare in una cantina 50 co.co.co sei giorni la settimana piuttosto che assumere un praticante. A nessuno ovviamente gliene frega vero? Tanto tra epurazioni e veti incrociati tra poco lavoreranno nei giornali solo press agent e dintorni.
Incomprensibile poi pretendere che di vedere "due giornalisti della stessa testata dissentire profondamente durante un’intervista o una trasmissione televisiva". Benanti, lei ha mai visto due metalmeccanici accapigliarsi uno contro l'altro? Un tramviere discutere animatamente con un collega per lo sciopero? Peggio ancora: due esponenti di correnti alternative fronteggiarsi in un dibattito pubblico?

Le dà forse fastidio il sindacato unico come a qualche collega? Si candidi, esponga le sue tesi e raccolga i voti. Avanti c'è posto.

Il Barista

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giovedì, novembre 14, 2002

GUARDATE ADN KRONOS

Stessa notizia?
'EXCALIBUR': REPLICA A LUSETTI, INVITATI LEADER ULIVO = FASSINO, RUTELLI E VELTRONI HANNO DETTO NO
(Adnkronos) - Alla puntata odierna di 'Excalibur' sono stati invitati "i maggiori leader dell'Ulivo" che "hanno rifiutato. Cosi' dal programma di Raidue replicano alle dichiarazioni di Renzo Lusetti, che lamenta la mancanza di politici dell'Ulivo negli speciali Rai sulla visita del Papa in Parlamento. "'Excalibur' -si legge in una nota- aveva invitato alla sua seconda puntata di questa sera, come ospiti in studio, i maggiori leader dell'Ulivo che, per ragioni diverse, hanno rifiutato. In particolare, Pietro Fassino, Francesco Rutelli, Walter Veltroni. Sono stati inoltre invitati Pietro Ingrao, Achille Occhetto, Gianni Vattimo e personalita' come Paolo Flores d'Arcais e Riccardo Barenghi", conclude la nota.

RAI: EXCALIBUR; MARGHERITA, NESSUN INVITO PER RUTELLI RAIDUE VIOLA PRINCIPIO PLURALISMO
(ANSA) Il leader della Margherita Francesco Rutelli non ha ricevuto alcun invito per partecipare questa sera ad Excalibur, il programma di Antonio Socci in onda su Rai Due. Lo sostiene una nota dell'ufficio stampa della Margherita, nella quale si sottolinea che il programma di questa sera "prevede l'intervento del Presidente del Consiglio, senza alcun contraddittorio, in aperta e grave violazione del principio del pluralismo cui il programma di Raidue e' tenuto". ...

L'Adn non dice chi sarà presente, unica voce in studio.

Il barista

martedì, novembre 12, 2002

STANDING OVATION

Sul blog di Samuele Venturi ho beccato questa foto. Da incorniciare e girare ai posteri.
GUARDA
QUANTA STRADA DA FARE

Sono rimasto allibito dal Costanzo Show di ieri sera dove per parlare di Iraq e no global è stato chiamato Gino Strada, una persona che apprezzo sempre di più. Peccato che sul palco ci fossero comprimari incolori, senza un'idea propria, senza la capacità di guardare oltre il proprio interesse di partito. Il loro obiettivo era uno solo: far dire a Strada di essere entrato in politica, di averlo fatto a sinistra e quindi di immolarlo sull'altare del Kosovo ("parli adesso ma quando quelli del tuo partito han votato per l'intervento in Kosovo dov'eri"?). Che pietà, che vergogna pensare che due di quelle persone sono nostri rappresentanti. Mi riferisco a tale Rossi, emblema di uomo della strada eletto alla Camera dove proprio non ci si ritrova. Ovviamente è legaiolo. L'altro era un tale "Teodori": ammetto di non sapere chi sia ma dopo averlo visto dare dell'ipocrita a chiunque la pensi diversamente da lui ho avuto i brividi.
Per non dire di Anselma Dall'Olio (chiedo scusa ma non se questo sia il nome esatto) che di fa mestiere fa la moglie di Giuliano Ferrara (persona intelligente a prescindere da dove si schieri): da brava ideatrice dell'Usa Day (andato in diretta su Rai Uno) non degnava nessuno di un'occhiata, guardando tutti dall'alto in basso. Mai un dubbio in lei, mai una domanda, mai una riflessione: solo offese verso Melandri, Bindi, Strada, Gino Paoli. Gente come mi provoca una doppia reazione, a metà tra lo schifo e la paura.
Credo che la guerra all'Iraq si farà ma che sia un altro errore. Saddam diventerà un martire e nasceranno migliaia di piccoli Saddam, capaci di emulare il rais.

Se invece di buttare bombe dessimo loro un panino?
Il Barista


IL DIBATTITO E' APERTO: DI' LA TUA E SCRIVI AL BARSAURO

lunedì, novembre 11, 2002

CAPEZZONE E AGNOLETTO

Ciao, ho letto in questo sito: "Daniele Capezzone (che, dall'alto dei suoi incarichi elettivi in Parlamento - nessuno - ha rimproverato Agnoletto di non rappresentare nessuno se non sè stesso". Volevo farti presente che per esprimere una constatazione non c'è bisogno di ricoprire incarichi elettivi in parlamento.
Ciao Remember
Silver


Hai perfettamente ragione ma temo di non essermi spiegato. Capezzone ha sbagliato nel tacciare Agnoletto di non rappresentare nessuno lui (Capezzone) che non ha nessun incarico di rappresentanza elettiva. Chi è senza peccato...
Il barista

IL DIBATTITO E' APERTO: DI' LA TUA E SCRIVI AL BARSAURO
VIVA SOCCI: LUI I LIBRI LI SCRIVE, SANTORO NEMMENO LI LEGGE

Una volta si diceva: quando il saggio indica la luna, l'imbecille guarda il dito. In questo caso il dito, mi pare, e' costituito dalla barbetta di Socci,la barba più commentata del momento. Oppure dalle pause "poco televisive", indice di scarsa familiarità col terribile mezzo (Socci, del resto, è un poveretto che sa scrivere libri, mica un figo come Santoro, che probabilmente non li sa nemmeno leggere...).
Io , al di là delle pause (guardo così poco la TV che mi sono sfuggite, sono imbecille anch'io...) ho trovato che la tesi di fondo, autentico argomento della trasmissione, fosse intrigante; e per nulla ovvia: ma siamo davvero sicuri che sti no global stiano manifestando per le reali urgenze del pianeta? Siamo sicuri che gli OGM o la guerra che ancora non c'è nè forse ci sarà siano più importanti delle centinaia di guerre che invece ci sono; siano più importanti dei genocidi attualmente in corso; delle persecuzioni? Dei disastri dello Zambia? Dei massacri in Indonesia? Cos'è che fa filtrare nei cervelli di questi ragazzi delle realtà cosi' distorte?
Ed ho anche trovato interessante il parallelo con i manifestanti di ieri (ricordo bene le manifestazioni contro l'installazione dei
Cruise americani mentre i russi massacravano innocenti a destra e manca, i cinesi deportavano milioni di persone da "rieducare"...) che manifestavano contro fatti che, oggi negarlo farebbe ridere anche Curzi, appaiono davvero risibili se paragonati ad altre faccenduole che, nel silenzio piu' totale, accadevano contemporaneamente. Quindi viva Socci, e lasci che gli imbecilli continuino a guardare la sua barba. Piu' in la' non sanno andare, senza un Santoro che li guidi. E grazie, caro Socci, per la straordinaria provocazione iniziale: un trasmissione che inizia con un servizio sulla Madonna, sbeffeggiandosi dello share, è davvero "al di sopra".
Baci ed abbracci.
Anonimo


Proprio non ci siamo. Il livore di questa e-mail non riesco a comprenderlo. Così come non riesco a capire in che modo si possa ritenere interessante un tema degno dei tempi in cui i comunisti si sfamavano con i bambini di mezzo mondo e dei manifesti con la scritta "Il nemico ti ascolta". Io non c'ero a Firenze ma credo che 450.000 persone non fossero state imbeccate ad arte dai soliti mangia-bambini come vorrebbero Socci e compagnia bella. Il tema del Social Forum era uno: no alla guerra all'Iraq. Esatto? Crede che nessuno di quei 450.000 si sia mai mosso per lo Zambia o per l'Indonesia? Io non ne sarei così sicuro, mi creda. E mi dica: quali sarebbero le realtà distorte che offuscano le menti di tutta questa gente? Non mi dica la religione, la prego. Non mi dica Marx e nemmeno Che Guevara, emblemi sì della sinistra anche pressochè unici simboli che un giovane possa prendere a modello. Lei che conosce la Verità-non-distorta mi suggerisca con quale bandiera in favore della Zambia dovrebbe scendere in piazza un giovane oggi. Hitler? Mussolini? Almirante? Bush senior o junior?
Brucia forse il fatto che non un sampietrino si sia alzato a Firenze? Brucia che anche Berlusconi sia saltato sul carro del vincitore? Cazzo, è mai possibile che nel Duemila servano i teschi del Vietnam per spiegare l'opposizione pacifica di piazza? Scommetto che sottoscriverebbe per filo e per segno quello che ha scritto la Fallaci. Per fortuna io no, preferisco Terzani. Per fortuna non sono l'unico
Il barista

PS= non so lei ma tirare in ballo la Madonna per poi dare degli assassini ai no global mi pare di pessimo gusto.
IL DIBATTITO E' APERTO: DI' LA TUA E SCRIVI AL BARSAURO

domenica, novembre 10, 2002

COME LA METTIAMO ADESSO? PER ISCRITTO

La mettiamo per iscritto.La scriviamo e la ripetiamo. La diffondiamo. Altro che dimenticatoio! Che "Bit bit tam tam" non sia solo uno degli
occhielli di UBW, ma un minimanifesto d'incoraggiamento al propagarsi delle idee: incuranti della scarsa copertura mediatica ufficiale, consapevoli del fatto che anche noi qui e ora disponiamo di mezzi di comunicazione e che alle volte l'agilità, la velocità e la proliferazione possono più della potenza dei mastodonti.
Oggi su Verba manent ho richiamato l'articolo 17 della nostra Costituzione, quello che parla della libertà di riunione, apponendovi le seguenti parole:
A proposito di riunioni... ...a Firenze, neanche un vetro rotto.
Andremo poi con calma a leggere le testimonianze di chi c'era.
E a curiosare sull'unica cosa che non è stata menzionata in queste
ultime settimane: i temi trattati.*

* pensate sia un caso, una coincidenza, un accidente, una mancanza, una perfidia... o paura?


Giulio Pianese, ovvero Zu

CHE NE PENSI? SCRIVILO AL BARSAURO
E ADESSO COME LA METTIAMO?

Lo ammetto: non credevo che Firenze passasse indenne al Social Forum. Ero convinto che una miccia sarebbe esplosa ad arte con conseguenze inimmaginabili. Le forze dell'ordine e qualcuno nella stanza dei bottoni avevano tutto l'interesse a trasformare Firenze in una polveriera. Invece non è stato così. Meglio così. Da repubblica delle banane quale siamo mi fa schifo la rincorsa a salire sul carro del vincitore, la gara vergognosa dell' "l'avevo detto io che sarebbe filato tutto liscio" e al legittimare l'opposizione di piazza. Intanto da domani qualcuno tornerà a farsi i Cirami suoi perchè un raduno di 450.000 persone senza disordini è destinato al dimenticatoio

Il Barista


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venerdì, novembre 08, 2002

FEDE DI NOME E DI FATTO

Facciamo quattro risate: al quiz televisivo Passaparola, Emilio Fede ha rivelato la sua natura più o meno segreta. Alla domanda: "Il nome del Lider Maximo con la C?" il direttore del Tg4 ha candidamente risposto Craxi, anzichè Castro.

Per altre amenità simili clicca qua

Il Barista


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giovedì, novembre 07, 2002

FALLACI - FALLIBILI

Tutti siamo fallibili, ma per fortuna non siamo Fallaci.

Giulio, ovvero Zu


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RAI, EXCALIBUR TU QUOQUE?

Ieri sera non credevo ai miei occhi. Vittorio Agnoletto stava per diventarmi simpaticissimo. Merito della nuova trasmissione Rai Excalibur che dichiaratamente di destra ha pensato bene di dedicare la puntata d'esordio al Global Social Forum. Incassate le defezioni di Domenici, Martini e Curzi l'area pro no global era rappresentata dal solo Agnoletto che doveva vedersela nell'ordine da: Antonio Socci (fazioso dichiarato ma non è lui il problema della trasmissione), Daniele Capezzone (che, dall'alto dei suoi incarichi elettivi in Parlamento - nessuno - ha rimproverato Agnoletto di non rappresentare nessuno se non sè stesso), Fiamma Nirestein, giornalista illuminata al punto da spargere letame sui kamikaze senza però pronunciarsi sui bazooka di Sharon (forse il perchè è scritto nel suo cognome) e, sotto la Loggia dei Lanzi, un improvvisato direttore del Giornale di Firenze (chi sia costui non è dato saperlo). Ebbene la cosa più ripugnante e vomitevole è stato un servizio di 10.12 minuti col quale si pretendeva di spiegare le origini del movimento no global. Secondo la ricostruzione, Agnoletto e soci sarebbero figli di Seattle, Davos, Che Guevara e dei cimiteri della dittatura comunista in Cambogia. Immancabili le immagini dei cimiteri zeppi di teschi e le testimonianze degli scampati al massacro.
La conclusione? "Attenti, questi vogliono fare di Firenze la Cambogia d'Italia"

Il barista


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SAPETE QUANDO ENTRA IN VIGORE LA CIRAMI?

Domani (venerdì 8 novembre) la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dopodomani l'entrata in vigore: le legge Cirami segue la via più rapida per divenire effettiva. Il normale iter prevede la vacatio legis di quindici giorni. Ma l'articolo 74 della Costituzione, che stabilisce le regole a riguardo, prevede anche che, qualora ciò sia espressamente scritto nel testo del provvedimento approvato, la legge abbia effetto praticamente immediato. E l'art. 6 della Cirami stabilisce che "la presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale".

VERGOGNA

Il barista

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BAUDO, LEI MI CASCA SULLA DC

Buon sangue non mente. Democristiani si nasce e si rimane, nonostante le derive verso D'Antoni. Colleghi della natia Bergamo mi hanno raccontato un aneddoto sul presentatore più nazional popolare dello stivale. In occasione di uno spettacolo di beneficienza tenutosi in città qualche giorno fa, il Pippo si è lanciato nell'elogio di uno spettatore speciale, Severino Citaristi definendolo: "una delle persone più oneste che io abbia mai conosciuto". Per quei pochi che l'avessero scordato, il travet Citaristi è stato il segretario amministrativo della Balena Bianca e sul groppone ha un centinaio di avvisi di garanzia.

Pare che gli amici diccì del Pippo abbiano pronte le querele.


Il barista

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FALLACI, ORA ET SEMPER

Quando ho visto la prima pagina del "Corriere" mi sono ben guardato dal leggere il pezzo della Fallaci. Ricordavo troppo bene le precedenti lettere dal suo attico di New York dove cospargeva di guano chiunque non la pensasse come lei. Ieri sera mentre andavo allo stadio Santalmassi su Radio 24 l'ha letto tutto e non ho avuto il coraggio di cambiar stazione. Mi chiedo: perchè è venuta in Italia? Perchè tanto livore verso Ciampi e gli italiani? Speriamo di non trovarcela da Vespa o da Costanzo una di queste sere. E la volete sapere l'ultima? Gli Stati Uniti così liberali stanno facendo storie per passaporto di Tiziano Terzani?

Il barista

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martedì, novembre 05, 2002

MELCHIORRE CIRAMI, OSSIA LA LEGGE

Il disegno di legge presentato da uno dei tre re magi oggi è diventato la legge... della vergogna. CIAMPI PENSACI TU

Il barista

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sabato, novembre 02, 2002

PRINCE, 12 ANNI DOPO

L'altra sera ho coronato un mio sogno. Dopo 12 anni sono riuscito a vedere Prince and the New Power Generation suonare dal vivo. Ho fatto un salto nel passato quando ho sentito Purple Rain, Sign O The Times, Strange Relationship e soprattutto "Sometimes it snows in April". Sono rimasto allibito nel vedere il PalaVobis strapieno per un musicista ormai lontano anni luce dal business commerciale classico. Eppure in quel genio di Minneapolis c'è qualcosa che resiste alla moda dei tempi. Sono convinto che parecchie persone fossero al concerto senza conoscere a memoria tutte le sue canzoni, senza avere tutti i suoi 23 album. E' come se un filo spezzato 12 anni fa si fosse all'improvviso riallacciato.
Grazia

Avrei voluto scriverlo io questo, invece l'ha fatto Marinella Venegoni su "La Stampa" di sabato. Sono fiero di poter dire "io c'ero".

Il barista

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venerdì, novembre 01, 2002

STRISCIA LA NOTIZIA: SE CAPITASSE?

Premesso: io solitamente non guardo Striscia. Mi capita di darci un'occhiata durante le scoperte più eclatanti, vedi il caso Tucker, ma solitamente li detesto. Non riesco a sopportare quella trasmissione è più forte di me. Io non lo definire di certo un tiggi ... anche se ormai il TELEGIORNALE è in via d'estinzione, è tutto puntato sugli
ascolti e non sui fatti. Domanda: se capitasse una serata in cui Striscia non stravincesse la sfida degli ascolti ... lo direbbero?

Mae

No, Striscia non lo direbbe. Speriamo lo faccia qualcun altro.

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mercoledì, ottobre 30, 2002

STRISCIA LA NOTIZIA: MA E' VERA GLORIA?

Premesso: ho imparato ad apprezzare Striscia solo nel corso degli anni. Le prime edizioni non le ho viste e sono diventato un telespettatore della trasmissione di Ricci con il progressivo decadimento di gran parte dell'informazione. Quest'anno poi seguo Greggio e Iacchetti praticamente ogni sera, eccezion fatta per qualche puntatona di Sofri jr e Ferrara. Sera dopo sera giustamente i due conduttori sottolineano il successo della puntata precedente. E' così scontato il trionfo di questo tiggi che mi sorge il dubbio che la notizia sia in realtà un'altra: "ci sarà una serata in cui Striscia non stravincerà la sfida degli ascolti, sintomo di una vera concorrenza?". In un panorama grigissimo è scontato che i bravi Greggio e Iacchetti sbanchino sempre l'Auditel. Ci mancherebbe altro tenendo presente che:

RAI UNO - trasmette le uniche comiche che non fanno ridere o pezzi da museo della tv
RAI DUE - manda in onda sera dopo sera il puntuale servizio sul vice-premier
RAI TRE - ci delizia con l'obsoleto posto al sole
RETE 4 - si occupa degli italiani all'estero
ITALIA 1 - Papi docet.

Ma una volta la concorrenza non stimolava anche a dare il meglio di sè?


Il barista

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lunedì, ottobre 28, 2002

FIRENZE PRE-GLOBAL: DEMAGOGIA

Sono d'accordo con te (e con Giampaolo Pansa dell' Espresso) sull'inopportunità dei new global a Firenze..... Purtroppo a sinistra la demagogia è sempre viva (e fa il paio con quella del Berlusca!). Ora ci dobbiamo sorbire Casarini e i disobbedienti con le loro cazzate...Tra l'altro è stato gestito malissimo anche l'aspetto economico...praticamente l'affitto delle strutture le pagherà la Regione ma è come se non le pagasse xchè rinuncia ad un credito....Ora il comm.sta che è in me, rabbrividisce quando sente il giochino delle tre carte... (e quando vede la faccia di Previti).. Ragazzi, speranze ce ne sono poche... l'unico assennato (Fassino) deve spendere la vita "smorzare" quando questo, quando quello... e se si leva 1 voce sono quasi sempre cazzate....Mah....

by Mirza
(stavolta abbiamo rubato davvero!!! x fortuna, era ora!!!!!-forza Inter)

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domenica, ottobre 27, 2002

FATTI NON FOSTE A VIVERE DA MARCELLO PERA


E' inquietante il ruolo che sta assumendo il presidente del Senato che quel vecchio pezzo di carta chiamato Costituzione vorrebbe essere la seconda carica più importante nel nostro ordinamento giuridico. Nel giro di una settimana, Pera è passato dalle mutande (le sue) alla musica (quella dei pianisti al Senato) senza scomporsi più di tanto. Prima ha ammesso candidamente che la seconda carica dello Stato ama mangiare in mutande poi ha difeso i colleghi pianisti chiedendo di non delegittimare il Senato. Delle due una: è più delegittimato quel ramo del Parlamento il cui Presidente fa outing in tv o quello dove su una leggina (pare fosse solo la Cirami) senatori votano sfacciatamente per colleghi assenti?

Non riesco a capacitarmi di come si possa definire regolare una votazione dove anche gli assenti risultano aver espresso il proprio parere. Temo sia l'ennesimo campanello d'allarme di un'Italia a gambe all'aria dove tutto funziona al contrario: non esiste più il giudice naturale, non esiste più una sanzione pesante per chi tarocca i bilanci di un'azienda, non esiste rispetto per chi manifesta pacificamente in una piazza, non esiste tolleranza per chi la pensa diversamente, non esiste indignazione per chi sostiente che con la mafia bisogna convivere, non esiste sgomento per la prima finanziaria che invece di togliere soldi ne dispensa a iosa...
In tale direzione sguazza la richiesta dei nuovi power rangers (alias Schifani, Nania, Moro e D'Onofrio) di sottoporre "la gravità delle accuse di Bordon" ad un giurì d'onore.


Morale: nel loro piccolo anche i pianisti s'incazzano.

Il barista


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sabato, ottobre 26, 2002

FIRENZE PRIMA DEL GLOBAL FORUM


Ho avuto la fortuna di visitare Firenze prima del passaggio degli unni, alias le teste calde dei no global e le zucche ancor più bollenti delle forze dell'ordine. Sono rimasto allibito da Palazzo Vecchio nella sua imponenza, quasi un monolite messo lì a memoria futura della forza in una piazza che vanta poche pari. Lo stesso dicasi per la Sala dei Cinquecento, per Santa Maria Novella e per il Duomo. Ho visitato - con dovuta prenotazione - gli Uffizi: sono d'accordo che si tratti di uno dei musei più importanti ma non lo ritengo all'altezza del Metropolitan o del Louvre. Troppa gente accalcata, troppa ressa in alcuni tratti del percorso. Comunque - per quanto possa io parlare d'arte - ci sono alcune cose notevoli. Suggestivi anche gli scenari dei Boboli, di piazza Santo Spirito, di Ponte Vecchio...
Gran bella città insomma, tutta freneticamente in mano a turisti stranieri, capaci di stare per ore col naso all'insù per guardare palazzi, campanili, torri e quant'altro nel loro Paese vedono solo su cartolina. E il cibo? Da mille e una notte alla Cantinetta dei Verrazzano, ottimo alla Baraonda e al Borgo Antico. Da dimenticare invece i prezzi al Perseo, Rivoire, Giubbe Rosse e Gilli.
Ho sentito la gente parlare degli unni. "Non ci saranno scontri qua, non c'è Bush o Putin" dicevano. Ancora: "Non può succedere un'altra Genova". La mia sensazione è che non sarà proprio così. Spero di sbagliarmi ma un così rinomato patrimonio artistico potrebbe essere uno stimolo ben più accattivante per le scorribande di black bloc vari.


Il barista


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INTER-JUVE: MORATTI E MOGGI

Lasciamo stare... Ma perché tutti dicono che Moggi è antisportivo? E Moratti, che dopo Lazio-Inter 4-2 dichiara "speriamo che la Lazio abbia vinto per sé e non per conto di qualcun altro" è ancora un signore? Sarà per l'accento regionale, meno "elegante" del milanese?.

Andrea

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venerdì, ottobre 25, 2002

INTER-JUVE: FORZA TOLDO

Efforzatoldoooooo / è il momento di crederci. Sei troppo gobbo per chiedere un commento su questo. Comunque ero allo stadio, accanto ai tipi dell'ufficio stampa juventus e ho goduto come un maiale.

Citofonare Florentia

La risposta sta tutta nel nick

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INTER-JUVE: ECCO LA SPIEGAZIONE

Da interista provo a spiegartele:
-Ronaldo e Cannavaro furono due evidenti errori;
-Perugia invece fu una partita che si giocò regolarmente quando smise di piovere: che dovevano fare darvela vinta a tavolino?
-Quanto a sabato sera, al circolino ho perso la voce dopo il gol, non ce la faccio a risponderti...

Credo che la cosa + onesta l'abbia detta Mughini (ONORE alla sua classe) a Controcampo...

Con tutto il rancore che un interista può ancora avere verso un bianconero... (e la sincera stima x il bellissimo blog che tieni..)

Mirza

Non credo che la gara di Perugia si sia giocata in condizioni minime per la regolarità. Credo che il fallo su Buffon sia altrettanto evidente di quelli di Ronaldo e Cannavaro.Grazie per i complimenti

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lunedì, ottobre 21, 2002

INTER-JUVE: DUE TORTI DUE MISURE

Da juventino non mi spiego una cosa. Quando gli errori arbitrali favoriscono la Juve è la fine del mondo: dopo il rigore non concesso a Ronaldo per lo scontro con Juliano, dopo il gol annullato a Cannavaro in Juve-Parma si aprirono inchieste, ci furono interpellanze parlamentari, si gridò a corruzione e scandali. Diversamente andarono le cose per la gara di pallanuoto Perugia-Juventus e per la Cirami del calcio (il permesso, a campionato iniziato, di far giocare tutti gli stranieri a disposizione) dell'anno seguente. Per non dire di Juventus-Como di due settimane fa e della meta in stile rugby realizzata in touche da Materazzi-Toldo-Vieri sabato sera.
Quando gli errori sono pro-bianconeri, la frase scontata è "Soliti ladri". Quando gli errori sono contro i bianconeri si alza un "Cose che capitano nel calcio".
Da Mani Pulite a De Amicis.

Il barista

CHE NE PENSI? SCRIVILO AL BARSAURO

venerdì, ottobre 18, 2002

INDIGNAZIONE GALLES-ITALIA: ANTI/JUVENTINO?

Il barista sottoscrive una considerazione anti-juventina? Ma si è ubriacato? Bella vita dietro al bancone. Torna il gobbo che sei sempre stato. Con affetto. Juve sempre ladra.

Rosso Granata


Il barista sceglie la non violenza, vista la classifica di chi scrive certe cose. Anche per il fatto che la discussione verte su un argomento diverso.

CHE NE PENSI? SCRIVILO AL BARSAURO
INDIGNAZIONE GALLES-ITALIA: IL FONDO SI SCAVA

Non ho visto la partita, ma lo sai che ti dico? Spero che l'Italia non entri agli europei. spero che tocchi il
fondo e poi non le resterà che risalire... anche se il fondo si può
sempre scavare... E tu che dici?

Sottoscrivo


Margherita e il suo blog

Temo che il fondo non sia ancora arrivato

CHE NE PENSI? SCRIVILO AL BARSAURO

giovedì, ottobre 17, 2002

GALLES-ITALIA: L'INDIGNAZIONE AUMENTA

Bellini, firmati, a la page (come cazzo si scriverà..), quotati in borsa, intervistati, calendarizzati e pure un po' puttanieri.
Alla fine 'sti giocatori non sono altro che brand!! Hai ragione, Coffo!
E noi ci teniamo ancora più stretto il ricordo di Gigi Meroni...

Sottoscrivo


*strelnik e il suo blog

L'indignazione non fa altro che crescere. Speriamo nel passaparola





GALLES-ITALIA: DISCORSI DA BAR

Ci scrive l'amico Coffo da Bolzano e volentieri riferisco: "Sono reduce dall'ennesima incazzatura dovuta a quei 4 debosciati dei calciatori italiani ...apro la Gazza e cosa leggo ? La Juventus ha organizzato un volo privato per far rientrare a Torino rapidamente i calciatori che hanno giocato in Nazionale...per permettere loro di riposare di più...
Veramente sono senza pudore...

Lasciamo perdere il fatto morale che la Juve è comunque di casa Fiat...e che anche gli operai verranno "fatti riposare" a casa loro...
Dico solo che se ci fossero dirigenti con i controcoglioni & seri dopo una meschina figura come quella di ieri avrei fatto rientrare i calciatori in bicicletta...gomme sgonfie e lucchetto chiuso...
Io propongo una commissione dirigenziale che veda Luciano Gaucci alla presidenza...Massimino & Zamparini consiglieri...
Altro che voli privati... voli di gruppo: ma dalla finestra...

Coffo

Sarà demagogico, ma come non sottoscrivere questo sfogo?

Giulio Pianese, ovvero Zu

Il barista sottoscrive

E TU? SCRIVILO AL BARSAURO

martedì, ottobre 15, 2002

LA PRIMA VOLTA DI TERZANI IN AMERICA

Tiziano Terzani, il gionalista autore di "Lettere contro la guerra" è partito per gli Stati Uniti dove esporrà per la prima volta le sue tesi sull'11 settembre e su come ha risposto Bush. "Conto di stare negli Stati Uniti una decina di giorni - scrive - che utilizzerò per cercare di capire un po' quel che ci succede e per presentare, la' dove ne avro' l'occasione, il mio punto di vista sulla attuale situazione ed il succo delle "Lettere contro la guerra" che nessun editore americano ha finora voluto pubblicare. Come sai la sola edizione in inglese e' quella uscita a Delhi da "India Research press" (E-mail: bahrisons@vsnl.com). Il titolo delle chiaccherate che cerchero' di tenere specie davanti ad un pubblico che NON la pensa come me e' : "An European view against the war".

Gli appuntamenti sono alla Columbia University, a Berkeley e Yale.

Grazie a Max per la segnalazione

Il barista

CHE SIA UNA SVOLTA? SCRIVILO AL BARSAURO

lunedì, ottobre 14, 2002

FINALMENTE SON TORNATI

Finalmente sono tornati i tempi d'oro nei palazzi della politica italiana. Coalizioni in crisi per un'intervista, liti per una poltrona, accuse a mezzo stampa e robetta di questo genere mancava da qualche anno. Più o meno da quando il ministro della Repubblica Italiana Umberto Bossi non dava del mafioso al suo attuale Presidente, nonchè leader della coalizione. Finalmente ora le lancette dell'orologio sono tornate indietro di 10-12 anni quando quella massa informe ma multicolore del pentapartito si faceva la guerra (dentro il Palazzo, non al bar o in piazza) per uno scranno in più. Credo sia giusto leggere nella bagarre La Russa-Giovanardi-Bossi-Buttiglione-Speroni-Tabacci (un brivido mi fa tremare la mano pensando al curriculum politico dei magnifici sei in questione, ndr) i postumi del voto al ddl Cirami: i peones passano all'incasso dopo aver fatto il proprio dovere al votificio, ops Camera e Senato. Peccato che da spartire ci sia solo una poltrona. In piedi ne resteranno tanti. E sarà un autunno caldo.

Il barista

CHE NE PENSI? SCRIVILO AL BARSAURO

sabato, ottobre 12, 2002

FIAT VOLUNTAS ALTRUI


Mi vengono i brividi a pensare quanto accaduto questa settimana alla Fiat. L'azienda italiana più forte, più aiutata dallo Stato e più conosciuta all'estero scopre che i buchi di cassa non si toppano con l'aiuto delle banche e sceglie la soluzione - per lei - più indolore. Licenziare ottomila persone. Tirare una riga sopra a ottomila stipendi che sfamano ogni mese ottomila famiglie e chissà quante bocche. Per non dire le conseguenze dell'indotto. Sono stato fortunato nel crescere senza dipendere dai soldi targati Fiat, in modo da non trovarmi in mezzo alla strada oggi. Sentendo la gente però ho l'impressione che l'argomento non interessi più tanto. Temo che sia una forma di rassegnazione da un lato e di autodifesa dall'altro. Del resto, credo che Fiat sia il primo di altri crac italiani.


Il barista

venerdì, ottobre 11, 2002

NOBEL A CARTER: IL PROSSIMO A BERLUSCONI

E' finito all'ex presidente Usa il Nobel per la Pace 2002. Motivazione: "i decenni di sforzi dedicati a cercare soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali, a fare avanzare la democrazia e i diritti umani, e a promuovere lo sviluppo economico e sociale".. Ormai è fatta. Il prossimo riconoscimento finirà in Italia al presidente del Consiglio.

Il barista


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giovedì, ottobre 10, 2002

FIAT ASSUME IN POLONIA

Mentre in Italia si chiude baracca e burattini, il mercato dell'auto in Polonia tira eccome. Al punto che la Fiat potrebbe assumere manodopera da quelle parti. Lo rivela Tgfin
MINORITY: MEGLIO IL LIBRO

Melba sostiene che il film non renda giustizia al libro. Ecco la recensione:

Nell'inevitabile confronto con il film, il racconto appare assai più cupo, pessimista, sia nel futuro prefigurato che nello scioglimento finale. Merita menzione che uno dei meccanismi della storia, che non specifico per ovvi motivi, che nel film si avvita senza trovare una soluzione credibile, nel racconto ha un percorso significativamente diverso, assai più razionale.


il resto è qua

mercoledì, ottobre 09, 2002

CALCIO: NASCE BAMBINO DI SUZANA WERNER, EX DI RONALDO

SAN PAOLO, 9 OTT - Nascita settimina per il primo figlio di Suzana Werner. La ex di Ronaldo ha annunciato a Rio de Janeiro di aver messo alla luce il primo ottobre, con oltre un mese di anticipo, un maschietto di nome Cauet. Tanto la mamma quanto il bambino, che e' figlio del portiere del Flamengo, Julio Cesar, stanno bene.

Con tutto il rispetto per il lieto evento, il nome scelto per il bebè (quello di un ex compagno di squadra di Ronaldo) e il nome del padre (calciatore, omonimo di altri professionisti della pedata) fa quantomeno sorridere.

Il barista


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martedì, ottobre 08, 2002

RIDATECE CESARONE IN TV

Per fortuna avevo già finito la cena. Mi mancava il caffè quando sul piccolo schermo mi è apparso il novello don Chisciotte, la Vittima del Complotto, l'onorevole che non si lascia sfiorare dall'idea di abbandonare lo scranno in Parlamento. Cesare Previti ha una di quelle facce che più si vedono più ti convinci che uno come lui non può rappresentarti. Lo stesso vale per Sgarbi. Ora più che mai sono certo della sua colpevolezza. Nell'inquisizione della Sette, non mi hanno spiegato due cose:

1 - se io non pago le tasse in attesa di una sanatoria, sono o non sono un evasore?

2 - Previti si limita alla sola attività di parlamentare, rinunciando a incarichi ministeriali. Credo che un parlamentare non al governo possa sentirsi offeso.
Comunque, più spazio televisivo ottiene Previti, più gente storcerà il naso.



Il barista



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lunedì, ottobre 07, 2002

MINORITY REPORT

Mi son visto l'ultimo film di Spielberg. Trovo che riesca a tenere lo spettatore inchiodato alla poltrona fino all'ultimo senza la solita bellona di turno che trepida per le gesta di Tom Cruise fino all'happy ending finale. Mi è piaciuto e mi ha fatto riflettere su che fine faranno i nostri eredi nel 2054 quando la realtà virtuale sarà purtroppo reale. Pensate alla squadra PRE-CRIMINE che opererà in Italia. Al posto dei veggenti di Spielberg, potremmo mettere un carabiniere, un poliziotto e un finanziere. M'inquieta pensare che in un futuro una persona possa finire in carcere per un fatto che non ha ancora commesso. Non si tratta nemmeno di un processo alle intenzioni, bensì qualcosa di più atroce ancora. Senza giustizia e senza appello. Atroce. Finiremo così?


Il barista



HAI VISTO IL FILM? TI E' PIACIUTO?

martedì, ottobre 01, 2002

SGARBI, SOGNO O SON DESTO?

Ho visto "Otto e mezzo" su La Sette e non credevo ai miei occhi: Vittorio Sgarbi non ha mai offeso nessuno, ha ammesso che un governo con Miccichè, la Moratti e Gasparri non è coerente, che la sua cacciata dal Ministero è legata alla donna di Urbani, che il patrimonio artistico va salvaguardato...

Mi domando: è già iniziata la clonazione umana?

Il barista


ESEMPLARI DA CLONARE? SCRIVILO
CONCERTI, IL CICLO SI CHIUDE

Carissimi lettori, volevo rendervi edotti del fatto che ho trovato un biglietto per gustarmi comodamente il concerto italiano di Prince. Con questo live si realizza un sogno che cullavo dai tempi di "Purple Rain" e "1999". E con il genio di Minneapolis potrei anche chiudere la "mia carriera" ai concerti dopo gli U2, David Bowie, Madonna, Renato Zero...

Il barista


ALTRI CONCERTI DA NON PERDERE? SCRIVILI

venerdì, settembre 27, 2002

ASPETTANDO TOM CRUISE

Ma quali veline, noi vogliamo i veri divi. Tipo quelli che puoi incontrare a Roma in via del Babuino. Siamo davanti all'Hotel de Russie, due passi
da piazza del Popolo. Se chiedi che succede lo straniero di turno ti snocciola il carnet: "Stanno per uscire Tom Cruise, Mel Gibson e Gwyneth Paltrow". Tanto basta per decidere di appostarsi lì, confondendosi tra cameramen, fotografi e gente a caccia di autografi: i monumenti possono aspettare, anche noi vogliamo vedere le celebrità sbarcate da Hollywood.

Le limousine affollano la strada: gli autisti in divisa vanno e vengono, scambiano cenni di intesa con il portiere. Io tengo d'occhio l'ingresso principale, la mia socia il cancello sul retro, non si sa mai: anche se ci troviamo nella capitale come turiste, mica abbiamo smesso i panni delle
giornaliste-a-caccia-di-gossip. Peccato che il tempo passi e non succeda nulla. Quando tutto sembra che debba compiersi e il divo stia per
varcare sotto scorta la porta, ecco apparire Roberto Benigni sotto braccio alla moglie Nicoletta. Salutano con un mano il pubblico festante, si infilano in macchina e via, lasciando la folla convinta che il prossimo a sbucare dall'albergo sarà per forza Cruise.


Invece niente. Le Mercedes si allontanano, i fotografi spengono i flash. Tutto qui, viene da dire. Incerte chiediamo a un collega: ma che fine
ha fatto Tom??? La sua risposta suona beffarda: se n'è già andato, non l'avete visto, è uscito dall'ingresso laterale...


Ci ha fregato, l'abbiamo aspettato per un'ora ma inutilmente. Torniamo a consolarci con i monumenti. Il giorno dopo leggiamo sul Messaggero che
Cruise, Spielberg e la Paltrow hanno fatto festa fino a tardi proprio lì, aperitivo in piazza del Popolo incluso... Ci rifaremo con la prossima vacanza romana, quando arrampicandoci sulla salita del Pincio senza dubbio ci imbatteremo in Kevin Costner.

lc + Bibop, Roma

giovedì, settembre 26, 2002

CASTELLI FRENA UN GIUDICE A BERGAMO: ANCHE QUESTO E' LEGITTIMO SOSPETTO

Una promozione che non s'ha da fare quella del giudice Adriano Galizzi a capo della Procura di Bergamo. Una promozione in che fa da sfondo a uno scontro sotterraneo tra Consiglio Superiore della Magistratura e ministro di Giustizia, ingegner e onorevole Roberto Castelli. Il Guardasigilli si oppone alla promozione motivandola con "una questione di opportunità" vista la contemporanea presenza al palazzo di giustizia orobico di Paolo Maria Galizzi - fratello di Adriano - in qualità di capo della prima sezione civile. A Bergamo circola un'altra versione dei fatti: il ministro leghista non vorrebbe premiare proprio quel giudice (oggi alla guida dei gip orobici) che nel 1998 condannò Umberto Bossi per istigazione a delinquere quando il senatur, in un comizio elettorale, invitò i leghisti ad "andare a stanare i fascisti casa per casa". Ironia della sorte: a sporgere denuncia contro il leader del Carroccio fu Mirko Tremaglia, allora senatore di An, oggi collega di ministero di Bossi.

Un sospetto sul perchè la promozione non si sblocchi è legittimo


Il barista

martedì, settembre 24, 2002

NOBEL A BERLUSCONI, SI' DA DUE PRETI ORTODOSSI E UN EBREO

Due preti ortodossi e un rappresentante delle comunità ebraiche in Italia hanno scritto al comitato pro-Nobel per la Pace a Silvio Berlusconi, presieduto dal senatore Antonio Gentile, esprimendo la loro "adesione ai contenuti dell'iniziativa, che mette in risalto una politica estera italiana impegnata a ricercare la pace, senza ipocrisie e, soprattutto, senza dare alcuna tregua ai terroristi". Nella lettera inviata al giornalista Mario Campanella (che ha elaborato il documento sul Nobel insieme ai docenti universitari Alfonso Nastro e Franco Menichini) i rappresentanti di queste confessioni auspicano "una discussione seria sulla validità di una proposta che trova concordi diverse persone nel mondo" .



Quasi quasi aderisco anch'io

Il barista

sabato, settembre 21, 2002

BANANE O VELINE? BANANE

Vediamo la merda che vogliamo e siamo così contenti di averla che il propinatore della merda che vediamo in tv ce lo siamo votato pure e ora
ci governa. Viviamo per andare in tv a sorridere e a fare la figura dei cazzoni. Sentimenti (veri?) messi in piazza, lacrime e abbracci tutto per il
gusto del signor Rossiauditel. E' il declino dell'occidente, altro che, troppo grasso e stupido (non instupidito perché la tv si può anche spegnerla
se si vuole) per sopravvivere. Considerato che con l'inquinamento che avanza, l'ossigeno diventa una risorsa scarsa, tutto sommato meglio così.


Saremo spazzati via da altre razze giovani e forti che hanno degli iman che gli proibiscono di assecondare il proprio rincoglionimento con la tv e li
indottrinano a forza con il Corano.


La differenza? Che per lo meno quello, perdio, è un libro!
Kurtz


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venerdì, settembre 20, 2002

BANANE O VELINE, SIAMO PIEGATI ALLA TV

La nostra e' stata anche in passato una Repubblica delle Banane, in ciò in realtà non c'e' molto di nuovo, se non la dimostrazione che al peggio non c'e' mai fine. Oggi siamo "anche" una Repubblica delle Veline. In parte, ma solo in parte, ciò e' dovuto al naturale abbassamento di livello dei fenomeni che si massificano. Per la maggior parte e' dovuto alla funzione di formazione del gusto che un media invadente come la Tv ha. Non e' vero che le trasmissioni di qualità non hanno audience, come non e' vero che il pubblico "vuole" certe trasmissioni: e' stato accortamente, da anni, "educato" a volerle. Sono più facili, meno costose, non richiedono grandi autori, bravi programmisti, bravi interpreti: in una parola la Tv abbassa il suo pubblico a se stessa. E un sistema "bloccato" di Tv come il nostro non fa che amplificare l'effetto, perché se e' vero che queste trasmissioni sono prodotte in tutti i paesi occidentali, in altri paesi le reti e i programmi di qualità fra i quali scegliere, esistono eccome.

In più oggi questa operazione è pure congeniale al potere, che spaccia fantasie virtuali per verità, con la ragionevole certezza che un
elettorato cosi' "educato" se le beva.

Melba

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mercoledì, settembre 18, 2002

ERAVAMO BANANE, SIAMO VELINE

Io credo che eravamo una repubblica di banane .. e stiamo diventando sempre più una repubblica di veline ... di male in peggio direi !!
C'è chi sogna di diventare una velina per sposarsi un calciatore? C'è chi sogna di diventare calciatore per sposarsi una velina? Non ci stupiamo se il mondo sta andando a rotoli.

Maè

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martedì, settembre 17, 2002

BANANE O VELINE: TUTTO IL MONDO E' PAESE

Cos'è una Repubblica delle banane? Forse uno Stato in cui conta di più il commercio del sì tanto cantato e decantato frutto "esotico" che la Politica e il senso dello Stato? Credo proprio che tale idioma sia stato mutuato da un concetto simile. E sia stato poi innalzato a simbolo delle dittature "povere" (di idee, contenuti e civiltà) del Terzo mondo. Non umiliamoci sempre. Diamo a noi stessi un sussulto di italianità: siamo solo più "onesti", più sinceri, più veri.... ovvio più italiani.

In quale Stato ormai non conta più l'economia della politica? In quale non è mai contata di più? Forse nei tanto liberi e liberali States? Ma non ridiamoci addosso. E Kennedy? E Desert Storm? E Cheney, ed Enron?

Non scherziamo. Tutto il mondo è paese. Altrove, di sicuro, si è più garbati, più circospetti, più attenti alla forma. Si parla meno, insomma.
Da noi tutto è per strada, quasi sotto gli occhi di tutti. Quindi le Banche d'affari, gli operatori di Tlc, i crediti d'imposta, le rottamazioni.........fanno il bello e il cattivo tempo delle decisioni che contano... e fermiamoci qui va'. Che è meglio!

Shakespeare pensieroso

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BANANE O VELINE: TUTTE E DUE

Direi che siamo una Repubblica di banane che si alzano quando vedono le veline...

Luca B.

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lunedì, settembre 16, 2002

ITALIA, REPUBBLICA DELLE BANANE O DELLE VELINE?

Se Woody Allen vivesse a Roma o Milano piuttosto che a Manhattan, non resisterebbe dal girare il remake del suo celebre film "Il dittatore dello stato libero di Bananas". Gli resterebbe però un dubbio: proseguire nel filone botanico o darsi al corso new age di Veline, Miss, Letterine e prezzemoline (ancora ortaggi...mai fidarsi degli ortolani diceva Johnny Stecchino).

La scelta è difficile. Da un lato, il nostro futuro è affidato ad un premier narciso che diserta appuntamenti ufficiali per imparare a memoria in una lingua a lui sconosciuta (l'inglese) il discorso da leggere all'Onu, salvo poi inventare in conferenza stampa lo slogan anti-girotondi ("... la sinistra tutta giù per terra"). Dall'altro televisioni, giornali e dovunque ti giri non fai altro che vedere aspiranti modelle, la coscialunga di turno, la bellona da far ballare trenta secondi senza mai farla parlare. Le Veline, in particolar modo, hanno rovinato il caffè dopocena di milioni di italiani per tutta l'estate. Credo che le aspirazioni dei giovani d'oggi siano due: per lui il sogno di diventare calciatore ricco e famoso, per lei diventare velina ricca e famosa.

Il mio voto: prima dei girotondi di sabato avrei detto il contrario. Oggi siamo la repubblica delle Veline.

Il barista

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sabato, settembre 14, 2002

IRAQ: TERZANI, SIAMO SU ORLO ABISSO

"Siamo sull'orlo dell'abisso. Dobbiamo prendere in considerazione l'ipotesi della fine dell'umanita"'. Tiziano Terzani, nel giorno del suo sessantaquattresimo compleanno, condanna con forza l'ipotesi di un attacco occidentale all'Iraq. Lo scrittore fiorentino, che da anni vive sull'Himalaya aggiunge: "Dobbiamo agire su due livelli: di legalità e di morale. La nostra Costituzione e la Carta dell'Onu rigettano la guerra. Non bastano le parole di Bush o Berlusconi a cambiare questa situazione. Le nazioni occidentali non devono trasformarsi nelle mosche cocchiere degli Stati Uniti e della loro strategia di morte"

CHE NE PENSI?
14 SETTEMBRE 2002 - GIROTONDO A ROMA


FATTO L'INGANNO, TROVATA LA LEGGE

11.9.2001- CHI SI RICORDA DEL NEW JERSEY?

Casualmente quel pomeriggio (in Italia) ero a casa e casualmente avevo la Tv accesa quando sono iniziate le edizioni straordinarie di tutti i Tg.
Per poco, per pochissimo, ho sperato nell'incidente: troppo presto il secondo aereo ha colpito la seconda torre, e poi le immagini, ripetute infinite
volte, le notizie frammentarie sul pentagono e sugli altri aerei (si diceva altri 5, in quei momenti), poi il crollo, in diretta. La spaventosa sensazione d'impotenza e fascinazione (e relativa vergogna). Il pomeriggio e' scorso cosi', fra Tv e telefonate ai familiari, agli amici, i commenti sgomenti. Qel giorno, alle 18,00, avevo da molto tempo fissato una visita dalla mia ginecologa: sono andata, con la radio accesa in macchina, sono entrata nel suo studio, dove la radio era accesa e dove ci siamo guardate negli occhi, e insieme abbiamo convenuto che lei poteva buttare quella mezz'ora, e io il mio viaggio, e siamo rimaste li', insieme, ad ascoltare, come se l'essere in due aiutasse, e forse l'ha fatto.

Oggi, un anno dopo, vorrei ricordare anche coloro dei quali nessuno parla piu': i passeggeri di quell'aereo schiantatosi nel New Jersey senza
raggiungere il proprio obiettivo, forse per un atto di eroismo dei passeggeri, o forse no. Che importa? Comunque vittime innocenti.

Melba e il suo sito

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venerdì, settembre 13, 2002

11.9.2001- UNA VERTIGINE

Un cartone animato interrotto. Sembra quasi una metafora, ma l'11 settembre 2001 è stato proprio questo, nella realtà. Una trasmissione per bambini che stavo guardando coi miei figli, prima di andare al lavoro, venne interrotta da un'edizione straordinaria del Tg. E nel mondo dell'innocenza e della fratellanza dei bambini irrompe la realtà stupida dell'odio e della morte di noi adulti.

L'odio che apre gli occhi sul "cartone animato" di un mondo in pace che sognavamo dopo la caduta del Muro, e che dopo 12 anni invece ci ributtava dentro un altro incubo, quello della nuova guerra contro un nemico invisibile e nascosto, quell'"odio dei poveri" strumentalizzato da folli fanatici.

Fu un senso di vertigine a prendermi, la vertigine di chi si vede spinto dentro un baratro. Quando mia moglie arrivò a darmi il cambio feci solo
in tempo a dire "Stanno facendo un merdaio" e corsi in redazione. La tragedia stava consumandosi con il crollo delle Torri, e la vertigine lasciò il
posto alla ricerca di un senso, al faticoso rimanere lucidi di fronte alla morte di migliaia in diretta.

Vertigine e smarrimento che ogni tanto tornano, quando sento abbaiare opinionisti e politici che si rimpallano colpe l'un l'altro, come pugili che colpiscono alla cieca, o continuano a fare i propri interessi, con il ghigno di coloro ai quali, in realtà, del mondo non importa niente.

Andrea Buoso, Venezia

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11.9.2001- ANNIVERSARI: TORRI GEMELLE E CILE

11 settembre 2001
Una giornata tragica per molte persone che stavano vivendo normalmente nel loro paese, gli Stati Uniti.
Un pensiero va a tutte quelle vite spezzate e ai loro cari.


11 settembre 1973
Una giornata tragica per molte persone che volevano solo vivere normalmente nel loro paese, il Cile.
E invece il golpe inaugurò un periodo nero di violenze e sopraffazioni, con decine di migliaia di persone sequestrate, torturate, assassinate,
cancellate. Un pensiero va a tutte quelle vite calpestate e violentate, ai loro cari e a chi non ne fa svanire il ricordo.

Giulio Pianese e il suo sito

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giovedì, settembre 12, 2002

EMERGENCY: FUORI L'ITALIA DALLA GUERRA

Vogliamo un mondo basato sulla giustizia e sulla solidarietà. Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per
risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Chiediamo che l'Italia, di fronte alla minaccia di un attacco militare contro l'Iraq, non partecipi ad alcun atto di guerra, nel rispetto della Costituzione. Non vogliamo essere corresponsabili di nuovi lutti, né vogliamo alimentare la spirale del terrore. Basta guerre, basta morti, basta vittime.
per aderire: www.emergency.it

Hanno sottoscritto l'appello: Aldo, Giovanni e Giacomo, Diego Abbatantuono, Daniele Adani, Giuliana Berlinguer, Enrico Bertolino, Enzo Biagi, Irene Bignardi, Claudio Bisio, Giorgio Bocca, Clarissa Burt, Fabio Cannavaro, Candido Cannavò, Maurizio Chierici, Giulietto Chiesa, Luigi Ciotti, Sergio Cofferati, Virginio Colmegna, Nico Colonna, Paolo Conte, Lella Costa, Maurizio Costanzo,
Roberto Denti, Teresa De Sio, ElleKappa, Fabio Fazio, Carlo e Inge Feltrinelli, Eugenio Finardi, Carla Fracci, Carlo Garbagnati, Dori Ghezzi, Ricky Gianco, Daniela Grazioli, Beppe Grillo, Monica Guerritore, Francesco Guccini, Riccardo Iacona, Enzo Iacchetti, Lorenzo Jovanotti, Luciano Ligabue, Gianfranco Manfredi, Maurizio Maggiani, Alessia Marcuzzi, Marco Materazzi, Marco Melandri, Beppe Menegatti, Rita Levi Montalcini, Milly e Massimo Moratti, Michele Mozzati, Paola e Gianni Mura, Maso Notarianni, Carlo
Ossola, Moni Ovadia, Mauro Pagani, Gino Paoli, Marco Paolini, Piero Pelù, Fernanda Pivano, Alessandro Portelli, Ennio Remondino, Guido Rossi, Paolo Rossi, Sandro Ruotolo, Claudio Sabattini, Gabriele Salvatores, Michele Santoro, Teresa Sarti, Piero Scaramucci, Vauro Senesi, Michele Serra, Bebo Storti, Gino Strada, Tiziano Terzani, Francesco Toldo, Massimo Toschi, Lucia
Vasini, Christian Vieri, Gino Vignali , Gianna Vitali, Roberto Zaccaria, JavierZanetti, Alex Zanotelli.


Emergency in Afghanistan: un film e un libro

Venerdì 13 settembre 2002 alle ore 23,30 circa su Rai3 andra' in onda "Afghanistan: effetti collaterali?". Il documentario, di Fabrizio
Lazzaretti e Alberto Vendemmiati, riprende le attivita' di Emergency in Afganistan dal settembre al dicembre 2001, dai drammatici episodi della "vita quotidiana" nel Panshir, le vittime delle bombe sui villaggi e delle mine antiuomo, eredita' di una lunga serie di guerre durate quasi 25anni, fino al viaggio del team di Emergency a Kabul e alla riapertura l'ospedale. I due registi hanno seguito il personale di Emergency durante il viaggio, nelle corsie dell'ospedale, nelle sale operatorie, nelle carceri dove Emergency
presta assistenza sanitaria ai prigionieri, nei programmi sociali di aiuto alle donne.

Una testimonianza in presa diretta di una guerra che ha fatto molte piu' vittime tra i civili di quanto i media non ci abbiano raccontato.
Molti dei fatti che il film ci mostra sono raccontati da Gino Strada nel suo libro "Buskashi'-Viaggio dentro la guerra" (Feltrinelli), in tutte le librerie da alcuni giorni

11.9.2001: UN ANNO E UN GIORNO DOPO

Il mondo si è fermato per le tremila vittime delle Torri Gemelle, del Pentagono e di Pittsburgh. Mi sono commosso per quel silenzio non umano che ha circondato Ground Zero alle 8.46 ora locale. Ho pensato "Mai più". E subito dopo ho aggiunto: "E' impossibile che non accada mai più una cosa simile, visto come si stanno incanalando gli scenari internazionali". Ne sono convinto: non è con la guerra a Osama e Saddam che l'America e l'Occidente si pone al sicuro. Osama e Saddam diventeranno simboli agli occhi dei musulmani e nasceranno frotte di Mohammed Atta. Prendete Israele e Palestina, sostituite Bush a Sharon e un qualsiasi leader islamico integralista ad Arafat e siete proiettati nel futuro. Da una parte guerrafondai, dall'altra integralisti che nulla hanno da perdere, nemmeno la loro stessa vita. Anzi...

Cosa fare? Eliminare le radici del terrorismo. Evitare che un bimbo di cinque o sei anni di Jalalabad, Quetta o Gaza trovi l'unica ragione di vita nell'intepretazione letterale del Corano in una madrassa. Altrimenti la guerra all'Afghanistan partorirà la guerra all'Iraq che partorirà la guerra al Sudan che partorirà la guerra nelle Filippine che partorirà la guerra in Cecenia che partorirà ... sempre più kamikaze.
Che avranno l'imbarazzo della scelta in quale parte del mondo farsi esplodere.

Il barista


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martedì, settembre 10, 2002

11.9.2002: NY, IO LA RICORDO COSI'


Un anno dopo l'attacco all'America, io voglio ricordare la Grande Mela con questa canzone degli U2.


In New York freedom looks like
Too many choices
In New York I found a friend
To drown out the other voices

Voices on a cell phone
Voices from home
Voices of the hard sell
Voices down a stairwell
In New York
Just got a place in New York

In New York summers get hot
Well into the hundreds
You can't walk around the block
Without a change of clothing

Hot as a hair dryer in your face
Hot as handbag and a can of mace
New York
I just got a place in New York

New York New York

In New York you can forget
Forget how to sit still
Tell yourself you will stay in
But it's down to Alphaville

New York
New York, New York

New York, New York
New York

The Irish been coming here for years
Feel like they own the place
They got the airport, city hall
Asphalt, asphalt
They even got the police

Irish, Italians, Jews and Hispanics
Religious nuts, political fanatics in the stew
Happily not like me and you
That's where I lost you

New York
New York, New York
New York
New York, New York

New York
New York

In New York I lost it all
To you and your vices
Still I'm staying on to figure out
My midlife crisis

I hit an iceberg in my life
You know I'm still afloat
You lose your balance, lose your wife
In the queue for the lifeboat

You got to put the women and children first
But you've got an unquenchable thirst for New York

New York
New York
New York, New York

In the stillness of the evening
When the sun has had its day
I heard your voice whispering
Come away now

New, New York
New...
New York

New York.


Il barista
11.9.2002: COME VOLEVASI DIMOSTRARE


Tutto come previsto: Fallaci in prima pagina sul Corriere con "Remember"

Eccone un breve estratto

Il barista
11.9.2002: TORNA NOSTRA SIGNORA ORIANA


Qui lo dico e qui lo nego. Possibile che Nostra Signora Fallaci non distribuirà il suo Verbo un anno dopo l'attacco all'America? Secondo me Il Corriere domani sbatte in prima pagina un fondo di colei che vive reclusa in un attico della Grande Mela e racconta a tutti quanto sia razzista l'Italia e quanto siano bravi gli americani.

Il barista
11.9.2001: E I MORTI CHE SON VENUTI DOPO?


Non vado mai fuori per la pausa pranzo.Preferisco gustarmi due yogurt che mi porto da casa e solo così me li gusto in santa pace. Anche quel giorno ero in ufficio e lavoravo, all'epoca, per un Internet service provider, per cui la connessione ad Internet non fallì mai. Fu un mio collega ad avvisarmi di quanto accaduto, ma non gli credetti. Anzi: pensai ad uno scherzo. Aprimmo "soleventiquattroretv" e vedemmo on line il tele24.
Tutto. Le riprese, le foto, le urla... tutto. Mano mano che il tempo passava e le notizie arrivavano sugli schermi dei nostri pc, la mia espressione passava dal frastornato all'incredulo. Sembrava un film...uno dei soliti film americani... Catastrofi, scatastamenti, morti ammazzati e suicidati...

Come dimenticare le immagini di "Inferno di cristallo"?

Steve chissà che avrebbe fatto... Steve chi? ma Steve McQueen... il protagonista..
Oppure la saga che ha consacrato Bruce Willis: " Trappola di cristallo "! Invece era tutto vero... e non si sapeva niente sul chi fosse stato...solo supposizioni, dubbi...
Non era un film... Gli incidenti continuavano : prima una torre, poi l'altra, poi il Pentagono...
Adesso quando vedo un film cerco sempre le torri... e chi è che non lo fa? Solo una cosa mi auguro: che le persone ricordino che l'11 settembre
2001 sono morte molte persone in America, ma che nei giorni successivi, sino ad oggi e chissà fino a quando, sono morte, muoiono e moriranno molte persone del Medio Oriente...Speriamo che quest'incubo finisca presto!

Margherita


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lunedì, settembre 09, 2002

11.9.2001: USCIRE DA MILANO FU COME SCAPPARE


Quello che pensi non possa mai succedere quel giorno è accaduto. La sensazione di fragilità, di impotenza, di assenza di limiti alla cattiveria umana, la paura di salire su un grattacielo, il terrore di un aereo... Il ricordo dell'11 settembre è tutto questo e molto di più. Ero in redazione quel giorno: molti colleghi erano a pranzo e ricordo che quel pomeriggio uno di loro mi disse: "Se dovesse succedere qualcosa di grosso, chiamami al cellulare?.Non l'aveva mai detto prima, ma soltanto dopo suonò come un terribile presagio.

Ho gli occhi sul computer quando esce il lancio d'agenzia che annuncia un aereo contro una delle Torri Gemelle di New York. Senza pensare a cosa poteva significare, accendiamo il televisore. Alla Cnn parlano di un aereo di linea che centra il Word Trade Center e annuncia due morti e diversi feriti. Quel numero risuona subito nella mia mente: non saranno sicuramente due morti, su un aereo ci sono molte più persone e poi tutti quelli che stavano in quel palazzo? Ma niente stime. Sono troppo concentrata sulle immagini.

Intanto nella mia testa comincio a pensare a quei poveretti: all'inizio si pensa a un incidente, ma comunque sia è terribile morire così. Nemmeno il tempo di pensare ad altro che ecco vedo in diretta alla tv il secondo pauroso schianto. E' il panico. Scatta l'allarme attentati. In redazione è il caos.
Le notizie arrivano a getto continuo: bisogna guardare il basys, scrivere, impaginare i pezzi, un occhio alla tv e con le orecchie puntate su quel che dicono i conduttori. Si affastellano informazioni sempre più drammatiche,
ma in quei momenti entrano ed escono dalla mia mente come fossero notizie qualunque. Sembra tutto troppo brutto per essere vero. Se mi fermo mi viene voglia di piangere e scappare lontano. Ho già finito il mio orario di lavoro, ma l'orologio non lo guarda più nessuno e il tempo sembra scorrere a tempo di record. Si temono altri attentati anche in Italia e Milano - si sa - non è certo un posto sicuro. Mentre scrivo come una dannata penso di non aver mai desiderato tanto di essere lontana dalla redazione, a casa mia,solo là mi potrei sentire tranquilla e protetta. Gli aerei si schiantano come mosche e il numero delle vittime continua a crescere una strage.
Arrivano anche le prime storie, le prime testimonianze, e la pelle d'oca sale. Dopo undici ore di lavoro esco dalla redazione per tornare a casa: bisogna riposarsi un po', domani ci sarà ancora tanto lavoro da fare. Quel rientro sulle strade della Brianza me lo ricorderò sempre: uscire da Milano è stato come scappare?


Sembravano tutti impazziti, tutti correvano. Soltanto dopo aver attraversatoil centro città e la stazione centrale mi sono sentita più tranquilla. Pensavo: "I terroristi non colpiranno certo la periferia". Intanto alla radio ascoltavo gli aggiornamenti continui e sempre più terribili e mentre guidavo telefonavo alla mamma, al fidanzato, alle amiche.
Volevo sentire tutti



Baby


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sabato, settembre 07, 2002

11.9.2001: COME SPIEGARLO A MIO FIGLIO DI 8 ANNI?

Dell'11 settembre ricordo tante cose. Innanzi tutto il fatto che era una giornata normale, nè noiosa, nè frenetica, insomma il giusto mezzo.
Quando è successo l'attentato ero impegnata in un corso, per cui sono arrivata, in un certo senso a cose fatte. Anzi a metà: era caduta la prima torre e ormai la portata del dramma era perfettamente chiara. Io però ho stentato a capire: guardavo i miei colleghi che fissavano con aria attonita i televisori e mi stupivo per la mia assoluta mancanza di emozioni. Quasi quasi mi aspettavo che qualcuno mi dicesse che era uno scherzo, un film girato con nuovi effetti speciali, molto molto realistici. Ci è voluto qualche minuto per svegliarmi da questa specie di anestesia psichica.
Intanto hanno cominciato a scorrere le immagini della gente che si buttava di sotto, e poi è caduta anche la seconda torre. E lì ho capito. Anzi, mi è sembrato di sentirmi la gola piena della polvere che si vedeva salire da quel palazzo collassato, venuto giù prorio come cadevano le torri di Lego che costruivo con i miei figli. E allora mi sono chiesta: come farò a spiegare ai miei bambini tutto questo? Come faremo ad andare al supermercato, alla fine del pomeriggio per comprare i quaderni nuovi per la scuola? Perchè si devono pur fare queste
cose così normali, in una giornata in cui la normalità sembra una cosa finita per sempre. Come si fa a spiegare a un bambino di otto anni che
due aerei si schiantano sui grattacieli perchè i musulmani odiano gli americani?
Ma mio figlio ha capito lo stesso, anzi ha visto: la sera ha guardato il telegiornale e il giorno dopo a scuola ha disegnato quello che lo ha colpito davvero: non gli aerei, non la palla di fuoco che divorava gli edifici, o la nube di polvere: ha disegnato i bambini palestinesi che festeggiavano l'abbattimento delle Torri e ha scritto sotto al suo disegno: "questo è il male".

Raffa

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