sabato, dicembre 30, 2006


HANNO AMMAZZATO SADDAM...

Hanno ammazzato Saddam ma Saddam è vivo. Purtroppo ne hanno fatto un martire, un simbolo per tutti coloro che stanno combattendo contro l'Occidente. La legge del taglione, quella contro cui molti si riempiono la bocca, ha fatto la vittima più eccellente e quella destinata a far parlare più a lungo di sè. Saddam impiccato, Saddam paga così stragi di civili, migliaia di atrocità compiute sotto la sua dittatura ma si porta via anche chissà quanti segreti e quante colpe. Era più giusto lasciarlo marcire in una cella, a crogiolarsi con i ricordi del suo passato e un futuro chiuso tra quattro misere mura. Era questo ciò che si meritava un mostro come lui.
Presto spunteranno tracce e prove certe di chissà quanti massacri in giro per il Medioriente e verranno attribuiti a lui. Oppure attentati preparati con il danaro del raìs. O chissà cos'altro. Buon Anno a tutti


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venerdì, dicembre 29, 2006

UN 2006 DA CAMPIONI DEL MONDO

Ci vuole troppo spazio per archiviare il 2006. Non basta una chiavetta usb per contenere emozioni e notizie di questi ultimi dodici mesi. Pare che dopo anni di muffa tutto si sia velocizzato. Un po' come avviene con la tecnologia, con il cellulare o il pc appena comprato e già superato. Da barista metto nel top degli eventi il mondiale di calcio vinto dall'Italia di Lippi. Troppo lunga l'attesa da quella domenica 11 luglio 1982 per reggere il confronto con qualsiasi fatto accaduto nel 2006. Nell'anno di Calciopoli gli azzurri vincono il titolo del mondo, senza ricorrere ai campioni di razza (Totti chi?) ma ai gregari come Grosso e Materazzi (ahimè due interisti, ndr). Indimenticabili le telecronache di Caressa e l'urlo degli azzurri sul quinto rigore calciato da Grosso. Da magone, anche oggi mentre si blogga. Buon 2007 a tutti.


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martedì, dicembre 19, 2006


MONTALBANO SONO, ALTRO CHE LE ALI DELLA SFINGE

Bravo Montalbano. Complimenti Camilleri. L'undicesimo capitolo della saga del commissario più siciliano d'Italia coglie nel segno. La trama del romanzo è subalterna all'introspezione, al lato oscuro del "ciriveddro" di Montalbano. La vera storia scritta in "Le ali della sfinge" non è la ricerca degli assassini della ragazza bensì quello che vive il commissario al suo interno. Il Montalbano che si dibatte per scegliere come comportarsi con Livia e con il prossimo è uno spaccato completamente innovativo per Camilleri. Mai prima d'ora (eccezion fatta per "Il ladro di merendine") Camilleri aveva guardato a fondo dentro il suo più grande personaggio letterario. Complimenti ancora.

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lunedì, dicembre 18, 2006

BLOCCATA LA SLITTA DI BABBO NATALE

Time ha premiato l'utente Internet come persona dell'anno. Come dargli torto dopo aver visto questo sito e questo filmato?


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mercoledì, dicembre 13, 2006


D'AGUANNO, UNA PERSONA PERBENE

Oggi ultimo saluto a Monza a un bravo giornalista e a una persona perbene. Basta rivedere una sua fotografia per non credere di non sentirlo mai più a bordocampo a spiegarci una partita di pallone. La sua perdita rimarrà un pugno nello stomaco per chi ama questo mestiere. E' bello ricordarlo come ha fatto l'ufficio stampa Figc, con questa foto e senza un briciolo di retorica.

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giovedì, dicembre 07, 2006

MONTEZEMOLO E I FANNULLONI: CONTATTO!

LCM alias Luca Cordero di Montezemolo ha fatto sapere che un italiano su due è un fannullone. Avesse parlato il pronipote di Stakanov o il cugino primo di Cipputi potremmo dargli retta. Ma da LCM non possiamo accettare lezioni di nessun tipo, tantomeno sul lavoro, da uno che ha rovinato quasi tutto che gli hanno messo in mano (Juventus compresa).

Lo dice anche Beppe Grillo: guardate cosa spiegò a proposito del polo del lusso ideato dal LCM.




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VIDEO

mercoledì, novembre 29, 2006

OLOCAUSTO, TUTTO VERO

Una sera qualsiasi davanti alla tv. Uno zapping su e giù per il satellite fin quando per caso non si approda su Canale 5. Sono le 22. Passano le immagini di un campo di concentramento. Un campo senza nome. Un inferno maledetto come tanti ce ne sono stati durante la Seconda Guerra. Quel che resta di uomini nell'inconfondibile divisa a strisce verticale. Larve di donne ammucchiate nei giacigli di legno. E' una fiction sulla rampolla dei Savoia. Proprio loro, la Real Casa dei Savoia Quelli che col loro laissez faire hanno mandato a morte migliaia di italiani. Quelli che non crederanno ai loro occhi vedendo i successori alle prese con donnine, slot machine e risse dinastiche.

Chissenefotte dei Savoia. Il problema è un altro. Guardare la fiction riapre una ferita mai chiusa, quella che collega il nostro cervello al Passato. A quei fatti. A quella bestialità umana che è così reale da risultare difficile da spiegare a un ragazzo. Ma è successo veramente tutto questo? Hanno bruciato esseri umani davvero come fossero pezzi di legna da ardere? Hanno aperto davvero le scatole craniche per "esperimenti" disumani? Passano i minuti e la risposta è una sola. Per una volta la tentazione trionfa.

Cambio canale.


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giovedì, novembre 02, 2006

COGNE IN LIBRERIA

Puntuale come sempre arriva in libreria l'ennesimo libro inutile. Anna Maria Franzoni,. condannata in primo grado a 30 anni di reclusione per l'omicidio di suo figlio. ha dato alle stampe "La mia verità", ossia l'ennesima sua versione di quanto accaduto in quella villetta di Cogne. Chi se lo comprerà un volume simile? Gli italiani un'idea sul caso di Samuele se la sono fatta da tempo e forse gli acquirenti saranno gli "innocentisti". Infausta la data di pubblicazione del testo: oggi, il giorno dei morti.


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mercoledì, ottobre 11, 2006


ONOREVOLE IGNORANZA

Beatles o Rolling Stones ? Bartali o Coppi? Totti o Del Piero? Da 24 ore ormai questi sono dualismi che non reggono più. Robe vecchia. Da Prima Repubblica per non dire preistoria. Adesso è ben altro l'interrogativo che arrovella il popolino italiano (la parte migliore del nostro Paese, ndr): sono più ignoranti i calciatori o i deputati?

E dire che sino a qualche mese fa i primi vincevano a mani basse, in un mondo fatto di intercettazioni, suv e occhiali da deficienti. Invece i so called "onorevoli" hanno bruciato le tappe. Per un Bobo Vieri star di Novella 2000 e vecchia gloria per la Gazzetta dello Sport spunta una Elisabetta Gardini che alle Iene non ha saputo spiegare cosa sia la Consob. Per non dire di quei dementi che non sanno chi sia Mandela o chi scambia il Darfur per il fast-food. Ad aggravare le orecchie da asino di lor signori sta il fatto che le domande non implicavano chissà quale complessità: mica hanno chiesto "cosa ne pensa della situazione in Darfur" o "secondo lei la Consob chiude troppo gli occhi sulla nefandezze di Borsa".

E guai chi si azzarda a dire che il popolino ha i deputati che si merita.

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venerdì, ottobre 06, 2006

INDULTO E INDULGENTI

Prima del black out informativo di questi giorni ha suscitato la giusta eco l'ennesimo caso di presunta malagiustizia all'italiana, ossia l'indulto riconosciuto a Luigi Chiatti, il cosiddetto "mostro di Foligno". Il pretesto di Chiatti è servito per rilanciare le accuse a Prodi e al suo governo. Valanghe di dichiarazioni e prese di posizione da più parti politiche che, come al solito, peccano di memoria corta, per non dire cortissima.

Gli unici "legittimati" a criticare quel provvedimento sono infatti i parlamentari di Lega Nord, Italia dei Valori (eccezion fatta per Rossi e Gasparrini alla Camera) e - in parte - AN (non hanno votato alla Camera), gli unici che non hanno votato quel disegno di legge in Aula. Gli altri - e anche chi strumentalizza la polemica per qualsiasi scopo - devono solamente tacere: l'indulto è passato in Aula con la maggioranza bipartizan.
Basta leggersi i due post sul sito di Antonio Di Pietro. (Camera - Senato)

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giovedì, settembre 14, 2006


O LA BARBA O BIN LADEN

Se fosse per lui la Gillette potrebbe chiudere i battenti anche domani. Schiuma da barba e lamette per radersi infatti sono diventati soprammobili simbolici nell'abitazione di un professore americano che non si taglia la barba da cinque anni. Anzi: cinque anni e tre giorni. Esatto: non si rade da quel martedì pomeriggio che ha cambiato la Storia del mondo, quel maledetto nine eleven. Gary Weddle, insegnante 46enne alla Middle School di Ephrata, ha deciso di non tagliarsi più la barba fin quando non verrà catturato Osama Bin Laden. "Non conosco nessuna delle vittime degli attentati - ha detto in occasione del quinto anniversario dell'attacco all'America - ma capisco quanto sia stato devastante perdere un caro in quel modo".

Quando prese la decisione di non radersi, Weddle non pensava certamente di dover pazientare anni prima che cadesse la condizione sine qua non del suo "voto". L'uomo ha infatti dichiarato all'epoca che sarebbe stata questione di uno o due mesi. Povero illuso: di mesi ne son trascorsi sessanta e chi non conosce la sua storia comincia a guardare con circospezione quest'uomo dalla lunga barba. Infatti assomiglia a un certo terrorista...

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lunedì, settembre 04, 2006

LA PENSIONE EVA

Finalmente la vacanza per leggermi un altro libro di Camilleri. Questo me l'ero tenuto da parte apposta per la spiaggia e il suo dolce far niente: così facendo ho gustato i dettagli di ciò che accade dentro e fuori la Pensione Eva, un bordello al tempo della guerra. Scritto bene, col classico piglio di Camilleri, a tratti scanzonato, a tratti drammaticamente reale.
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martedì, agosto 08, 2006

MATARRESE ALLA LEGA CALCIO, IL "NUOVO CHE... E' DI TROPPO"

Il nuovo che avanza nel calcio da oggi ha un significato diverso. L'adagio nuovo che avanza non rappresenta più l'ondata di rinnovamento che prende piede nel mondo della pedata italica. Il "nuovo che avanza" sta lì a dimostrare una "novità che è di troppo", quasi puzza, manco fosse pesce. Non si riesce a definire altrimenti l'elezione di Antonio Mataresse alla presidenza della Lega Calcio. Avete presente chi è Matarrese? Il più doroteo della Prima Repubblica Pallonara, l'emblema di quanto più superato ci sia nel calcio italiano (a braccetto con Franco Carraro). Eppure la Confindustria del sport più importante di casa nostra ha deciso che sarà lui il dopo-Galliani. Sentendo puzza di commissariamento, i presidenti dei club di A e B hanno fatto spallucce e votato un personaggio francamente imbarazzante.

E adesso ai bar avremo di che parlare, dando ragione a quel vecchio solone chiamato Candido Cannavò. A chi storceva il naso sull'operato di Guido Rossi Cannavò ha risposto per le rime: Rossi ha cambiato il capo degli arbitri (Agnolin) e un designatore immacolato (Tedeschi), ha messo al suo fianco un manager di caratura (Gamberale) e un ex calciatore (Albertini) per le questione strettamente tecniche, un magistrato (Borrelli) al capo dell'Ufficio Indagini ha operato scelte coraggiose in sede tecnica (Donadoni e Casiraghi sulla panchina di Nazionale e Under 21). Ha rinnovato tutto quello che poteva rinnovare.

Un solo il settore dove non aveva i titoli per intervenire. Quello dove è stato eletto il "nuovo che avanza".

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lunedì, luglio 31, 2006

INDULTO E DINTORNI: ALZI LA MANO CHI HA VISTO IL CARCERE DA DENTRO

L'indulto e la conta di chi uscirà di cella presto è l'argomento che caratterizza la politica di mezz'estate. Fuori Jucker e Previti, fuori la Marchi prima ancora che ci finisca dentro, fuori Erika e Omar (chi l'ha detto poi?): è come sfogliar la margherita del ce l'ho-mi manca-ce l'ho. Dipietristi e compagnia cantanti (che vergogna uno così a sinistra e, in generale, in Italia) hanno giurato vendetta. Eppure non tutti sanno che l'indulto funzionerà da deterrente per i futuri reati: se chi gode ora dell'indulto dovesse commettere un reato nei prossimi cinque anni non solo pagherà per quel reato ma si smazzerà anche la pena oggetto di indulto. Cornuto e mazziato. Ma è troppo facile stracciarsi le vesti. E poi mi domando: chi grida allo scandalo è mai stato fisicamente dentro un carcere italiano? Sa come si vive e come si sopravvive? Una sola volta nella vita bisognerebbe starci, un paio d'ore nel cortile, qualche minuto negli androni, nei laboratori o nelle aree comuni... Va da sè che il gabbio non debba essere un hotel a cinque stelle ma nemmeno la topaia della nostra società.
Provate a vivere da dentro le carceri prima di riempirvi la bocca di ideali come certezza della pena. E la certezza del diritto?



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lunedì, luglio 17, 2006



DA ZIDANE-MATERAZZI A LADY D: IL MONDO VA ALLA ROVESCIA

Il mondo sta proprio andando alla rovescia. Senza scomodare argomenti seriosi come politica e scenari internazionali, prendiamo due episodi da bar o - quando va bene - da anticamera di uno studio medico o di un parrucchiere. Ossia Zidane-Materazzi e le foto di Lady D morente pubblicate da "Chi". Sul primo caso è inutile dilungarsi troppo: il francese ha tirato una testata all'interista, un gesto violento e brutale che non si spiega con nessun tipo di giustificazione. Morale della favola: dietro la lavagna ci è finito Materazzi.

Il caso Lady D. Non entro nel merito perché in Italia e in Europa si è pubblicato di peggio in questi anni di incattivimento delle anime. La cosa che lascia perplessi è il fatto che i giornali inglesi come "The Sun" gridino allo scandalo per quanto pubblicato in Italia. Avete mai letto un tabloid inglese?

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martedì, luglio 11, 2006

ITALIANI SOPRAVVISSUTI A CIVOLI-MAZZOLA

Italia campione del mondo di calcio e italiani campioni del mondo di sopportazione. Gli azzurri hanno vinto il titolo in finale e tanto di cappello ma lo stesso trattamento andrebbe riservato a noi, poveri connazionali che, per vedere la partita in vero-tempo-reale, siamo stati costretti a sorbirci sette partite sette con la Premiata Ditta Cloroformio Civoli-Mazzola. Che pizza, ragazzi... Il primo non perdeva occasione per aggiornarci sul numero di gare stagionali disputate da Pirlo (un classico nelle sue telecronache, come il "thè caldo nello spogliatoio all'intervallo" anche d'estate, ndr), insinuando il dubbio che gente come Cannavaro e Perrotta ne avessero nelle gambe solo quattro o cinque di partite. L'altro invece non faceva altro che criticare i lanci di Materazzi (detto una volta è più che sufficiente,ndr) e individuare nella stanchezza la differenza tra azzurri e bleus in finale.

E basta per piacere! Pensate che l'italiano medio, senza il gap delle immagini rimandate in Italia con due-tre secondi di ritardo da Sky, avrebbe guardato il Mondiale - e l'onnipresente pubblicità - sulla Rai? Per piacere, siamo seri: scegliamo tutta la vita Caressa e Bergomi, per niente anglosassoni nella telecronaca ma viscerali come gran parte dei tifosi.

Speriamo che cominci un nuovo ciclo...

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mercoledì, luglio 05, 2006

GROSSO COME TARDELLI

Commoventi gli azzurri ieri sera. Hanno lottato e creduto fino in fondo di potercela fare. Strappalacrime la corsa di Fabio Grosso dopo aver infilato quel pallone strepitoso e imparabile: immediatamente la mente è corsa a Marco Tardelli, al suo gol nella finalissima di Spagna '82 quando ebbro di gioia comincia a correre e urlare. Tardelli divenne l'immagine simbolo di quel Mondiale. Per ora la faccia più bella di questo è Grosso che urla "non ci credo" dopo aver segnato.

Vorrei vedere dove sono tutti quelli che tifavano Ghana alla vigilia del debutto mondiale degli azzurri


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martedì, luglio 04, 2006

CALCIOPOLI AD OROLOGERIA

Nessuno parla più di giustizia ad orologeria. Quantomeno non oggi, con l'epica semifinale Italia-Germania ancora alle porte. Da domani, fatti i debiti scongiuri, forse il concetto di giustizia ad orologeria tornerà alla ribalta. Le richieste del procuratore federale per lo scandalo di Calciopoli sono infatti arrivate a sette ore dalla partita dell'anno, quella che tutti noi abbiamo vissuto l'11 luglio del 1982 e che aspettiamo sin dalla sconfitta ai rigori col Brasile del 1994. Possibile tanta tempestività? Possibile che i deferimenti siano stati spostati di ventiquattr'ore (aspettando addirittura la chiusura della Borsa) per non turbare la Nazionale in campo con la modesta Repubblica Ceca e oggi il mostro venga sbattuto in prima pagina come se nulla fosse?

Siamo pronti a scommetterlo: la condanna definitiva arriverà sabato pomeriggio, con una finale ancora da giocare.

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giovedì, giugno 29, 2006

MELANDRI COME D'ALEMA

A volte la simbiosi non è solo a livello intellettuale. Ci sono persone che la pensano alla stessa identica maniera di altre, al punto da diventarne una fedele copia. Crediamo sia successo anche al ministro Giovanna Melandri, da sempre politicamente vicina a Massimo D'Alema. L'altra sera a "Ballarò" guardavo il ministro parlare e mi sembrava di vedere il presidente diessino muoversi. La Meladri si muove e parla come D'Alema. Fateci caso. E' impressionante: stessa cadenza, stessa gestualità e stessa sagacia nell'affondare le stilettate agli avversari

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lunedì, giugno 12, 2006


W LA RAI

E' proprio il caso di dirlo. La televisione di Stato fa schifo da qualsiasi lato la si guardi (tg, cultura, spettacoli e intrattenimento) eppure ho scoperto in lei una dote fondamentale: la tempestività. Per quale diavolo di spiegazione tecnologica non lo so e non mi interessa ma le immagini delle dirette di calcio sulla Rai arrivano prima che su Sky. Quindi staserà mi sorbirò le stronzate di nonno-abelardo-Mazzola pur di vedere in tempo reale cosa accade in Italia-Ghana. Voglio essere il primo a gioire per un gol, il primo a 'fanculizzare Totti per un passaggio sbagliato o a dare del bastardo all'arbitro. Voglio essere il primo alla pari di tutti i miei vicini: nessuno ha il diritto-dovere di urlare prima di me. Se non sarò il primo in assoluto sarò almeno alla pari con tutti loro.

Il dubbio che le partite di Sky arrivassero leggermente in ritardo ce l'ho sempre avuto facendo zapping dal canale 206 del 16:9 ma ora ne ho trovato conferma anche online. E del resto la mia bella incazzatura me la son beccata anche ieri sera mentre assistevo - ahimè - alla promozione del Torino in serie A. Una iattura quando qualcuno nel palazzo urlava già MUZZI-GOL per il 2-0 e sul mio monitor c'era ancora crapa-pelata Brevi che batteva l'angolo. Grazie al digitale terreste, grazie al satellite...

Quando è troppo è troppo

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lunedì, maggio 29, 2006


TWO CHINESE BLOGGER

Un po' smaniosi di mettersi virtualmente in mostra, un po' bacati realmente. Al punto di ricordare quella sottospecie di "Giochi senza frontiere" con gli occhi a mandorla portata al successo dalla Gialappa's negli Anni Novanta e passata alla storia come "mai dire banzai". Due ragazzi cinesi stanno spopolando sul Web, facendo dell'ironia l'ingrediente del loro blog. Per farsi quattro ghignate basta cliccare qua e ammettere che il loro slogan non fa una grinza: "Life is short, make fools of yourselves while you can".

Tanto per cominciare guardatevi questo filmato oppure questo.

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giovedì, maggio 11, 2006

MOGGI-OPOLI

Si sono sciolti come neve al sole gli amici di Luciano Moggi. Da una settimana a questa parte tutti i soloni a scrivere "io l'avevo detto che il calcio era truccato", "hanno trovato le prove di quello che si sapeva" e luoghi ancora più comuni. Non uno che si sia prodigato a dire che si tratta di un'inchiesta, un'inchiesta pesantissima ma non di una condanna. Moggi è lo sporco del calcio italiano ma se cade lui e con lui la Juve ad esultare ci sarà molto più di metà Italia calcistica. Chi non ha fede bianconera scenderà in piazza, al grido di "giustizia è fatta" e via di questo passo. Massì, noi gobbi facciamoci un anno di serie B, rinunciamo a tre-quattro scudetti e poi ritorniamo a mischiarci con le anime buone del calcio... Nella fattispecie con l'altra metà del cielo, ossia chi inventava passaporti falsi per tesserare stranieri; chi ha fabbricato fidejussioni ad hoc per potersi iscrivere al campionato a danno di chi ha sempre pagato giocatori e tasse (i "coglioni" d'Italia, li conoscete bene no? ndr); chi ha cambiato le regole degli stranieri in corsa; chi è presidente dell'organismo collegiale di un club e allo stesso tempo di un club di primo piano; chi paga giocatori con fondi esteri; chi ha costruito squadre rubando i soldi ai poveri risparmiatori...

Appunto: l'altra metà del cielo, la mezz'Italia non bianconera.

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giovedì, maggio 04, 2006

MOUSSAOUI, FINALMENTE

Un barlume di luce nel sistema giudiziario americano affamato di morte: Zacarias Moussaoui, il 20esimo attentatore dell'11/9 non è stato condannato a morte. Sconterà il resto della sua vita in cella, la cosa più atroce per chi aspirava a immolarsi in nome di Maometto. Morire dirottando un aereo o sulla sedia elettrica per lui non avrebbe fatto differenza: l'importante era il suo sacrificio per la causa. Ora avrà tutto il tempo per "riflettere". Ha fallito.

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venerdì, aprile 28, 2006

LA LEGA VOTA ANDREOTTI - E POI DICONO CHE IL MONDO VA A ROTOLI

Ne abbiamo viste tante, per non dire tantissime. In politica sono passati sotto i nostri occhi cose che nessun umano ha mai lontanamente sognato di poter vedere. Prendiamo ad esempio quelle simpatiche canaglie della Lega Nord. "Anti" tutto quando sono nati; i padani si battevano contro Roma ladrona salvo poi metterci le radici, contro qualsiasi politico della Prima Repubblica salvo poi scendere a patti con chiunque; contro il Papa polacco e la Chiesa-istituzione salvo poi piangerne la dipartita del primo e difenderne uno dei leader dopo (leggasi Camillo Ruini,ndr). Fermiamoci qua anche se l'elenco potrebbe essere lunghissimo (basti pensare i patti col Diavolo per mascherare il fallimento economico della Banca della Lega o della Sea gestione lumbard). Il fondo - per ora - è stato toccato questo pomeriggio quando l'ordine di scuderia al Senato è stato lo scontato: VOTARE ANDREOTTI PRESIDENTE.

La LEGA NORD vota GIULIO ANDREOTTI. L'avete capito bene? Delle due l'una: o siamo davanti a un complotto dei komunisti o non abbiamo ancora visto nulla, noi umani



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giovedì, aprile 20, 2006


TREMAGLIATE

A nessuno piace perdere. Ad ancora meno piace perdere quando si era pensata una legge elettorale e un sistema ad hoc per mettere il bastone tra le ruote all'avversario. Leader di questa seconda fetta di italiani è senza ombra di dubbio Mirko Tremaglia, ministro di un ministero inutile e con un unico fine: far votare gli italiani all'estero, possibilmente per le destre. L'unico superstite della Repubblica di Salò ancora in Parlamento ha dato il meglio di sè per organizzare il voto dei connazionali, salvo poi diventare il più grande CommunardoNiccolai della politica italiana. E come i suoi compagni di avventura incapace di accettare la sconfitta. Qualche link per spiegare la parabola di quest'uomo.

3 febbraio 2006
IL MINISTRO TREMAGLIA GARANTISCE LA VALIDITA' DEL VOTO ALL'ESTERO

Dalle pagine del sito del suo dicastero, si legge che "E’ veramente inaudito e, per quanto mi riguarda, molto poco nobile – ha dichiarato il Ministro - che un senatore della Repubblica (Pessina, FI, ndr) tenti ancora una volta di non far votare gli Italiani all’estero, un risultato prestigioso che noi abbiamo invece conquistato con una battaglia di civiltà durata oltre trent’anni."

7 aprile 2006
AFFLUENZA DEL 40% MA CON QUALCHE IRREGOLARITA'

Il nostro repubblichino esulta ma mette le mani avanti, forse più per modestia che per realtà. Tanto cosa cambierà con i voti dall'estero? «Un fatto storico - ripete Tremaglia - per eleggere sei senatori e dodici deputati in condizioni difficilissime. Per la prima volta con un sistema nuovo, quello postale, pieno di difficoltà oggettive, i primi risultati che si avvicinano al 40% di partecipazione al voto vanno considerati eccellenti».

14 aprile 2006
ELEZIONI ALL'ESTERO DA RIFARE

"Le elezioni per gli italiani all'estero devono essere rinnovate e non so quale altro rimedio possa esserci" visto che "228.598 nostri connazionali, cioe' il 10% circa degli aventi diritto, non hanno potuto votare perche' non hannno ricevuto il plico elettorale" . Indovinate chi lo dice?


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domenica, aprile 02, 2006

ADDIO TOMMASO

Niente lieto fine nella vicenda del piccolo Onofri. Tommaso non andava nemmeno cercato: è stato ammazzato subito da "esseri umani" impauriti sino alla follia dal pianto di un piccolo di 18 mesi. Se ne parlerà a lungo come a lungo bisognerà chiedere scusa a Paolo Onofri per aver dubitato della sua buona fede e della sua estraneità alla scomparsa del figlio.

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giovedì, marzo 30, 2006

CIA: NO PERMESSO, NO BLOG

Il grande occhio della Cia non ti molla mai. Nemmeno quando hai finito di servire la Patria e te ne stai nel tuo ranch texano o ai bordi di un campo da golf in Nuova Zelanda a goderti la pensione. Guai se hai qualcosa da dire sui temi più disparati dell'umana conoscenza, dal feng shui all'ultimo disco di Povia. La Cia deve saperlo e, sopratutto autorizzarlo. Un ramo della Cia infatti sta inviando una comunicazione ufficiale a tutti gli ex agenti ricordando la necessaria autorizzazione prima di aprire bocca. O di aprire un blog. Un agente "controcorrente", tale Larry Johnson ha fatto sapere di sentire puzza di censura in quella comunicazione. Guardacaso Johnson ha un blog tutto suo. "E' la prassi - dicono dalla Cia - nessuno si deve stupire se ricordiamo ai nostri agenti ed ex gli impegni che hanno a suo tempo volontariamente assunto". Contenti loro...

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mercoledì, marzo 15, 2006


RENATO ZERO

Il concerto di Renato Zero è ormai diventato un must. Un appuntamento fisso da non perdere appena si sparge la voce della nuova tourneè. E' così ormai da quindici anni a questa parte e credo lo sarà per altrettanti lustri in avanti. Impossibile tentare di spiegare cosa sia un concerto di Zero per chi ascolta la sua musica da anni. Quasi come è impossibile lottare contro i pregiudizi di chi si ferma all'apparenza di un brano o di un travestimento di scena. Renato Zero è quasi un amico senza mai avergli stretto la mano. Eppure ci conosciamo da una vita.

Quest'anno il must si è fatto in due. Doppia tappa dello Zero Movimento: deludente la prima spesa nella vana attesa dei classici. Esaltante la seconda ad Assago quando, consci della scaletta di massima, si apprezza ogni singolo minuto dello show.



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mercoledì, marzo 08, 2006

UNO, DIECI, CENTO MOTIVI PER NON ANDARE IN TV

Prodi non andrà al confronto televisivo. Non lo fa perché la legge sulla par condicio - stranamente definita liberticida da altri lidi solo qualche settimana fa -offre solo al presidente uscente una conferenza stampa finale. La seconda, visto che parlerà anche come leader del suo partito. Il Professore ha tutte le ragioni per chiedere equità e disertare il faccia a faccia. Mancano le regole per il confronto. Manca parità di trattamento. Manca soprattutto il precedente: quelli che oggi si stracciano le vesti in nome della democrazia dov'erano nelle campagne elettorali appena passate quando erano altri a rifiutare il duello tv? Quel giornalista che ha la passione per gli animali da prima pagina (dopo aver ribattezzato Craxi "cinghialone", oggi scrive di Prodi il "coniglio", ndr) ha proprio la memoria corta.

Del resto, perché porgere all'avversario una guancia sempre offesa e sbeffeggiata? E soprattutto perché farlo quando si è in vantaggio?


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mercoledì, febbraio 01, 2006


DALL'AUSTRALIA ARRIVA YAHOO.7

I navigatori australiani sono usati come "cavie" dell'innovativa home page di Yahoo. La versione 7 appare più light e chiara di quella attuale. Per saperne di più non resta che cliccare sul portale aussie



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martedì, gennaio 31, 2006


I BLOG, PARETE DEL CESSO DI INTERNET

Se riuscissimo a scinderne il lato offensivo, la definizione dei blog data dal tedesco Jean-Remy von Matt sarebbe geniale. Degna di un pubblicitario. E von Matt (il nome è tutto un programma, ndr) è proprio uno di quelli che studia come far vendere di più una carta igienica piuttosto che un'altra. Il nostro, titolare di una delle più importanti agenzie tedesche di pubblicità, è scivolato su una buccia di banana grossa quanto Platinette: ha usato quelle parole per attaccare chi criticava una sua campagna. Von Matt infatti ha scritto una e-mail ai colleghi, un messaggio che avrebbe dovuto restare segreto. Nel difendere dai media e dall'opinione pubblica la campagna "Du Bist Deutschland" (letteralmente "la Germania sei tu"), il tedesco ha scritto: "Cosa diavolo dà a ogni possessore di pc sulla terra il diritto di dire la propria opinione, peraltro non richiesta....?"

Qualcuno ha fatto "inoltra" con quel messaggio e il "povero" von Matt è diventato oggetto di un fuoco incrociato di e-mail dai blogger e dai loro lettori. La sua casella di posta elettronica è stata intasata nel giro di poche ore.

Morale della favola: il pubblicitario ha chiesto pubblicamente scusa di quanto scritto in quel messaggio. "Mia madre mi ha insegnato una cosa - ha detto - ossia a chiedere scusa quando faccio un errore. Ero stressato, ho scritto ai miei colleghi che avevano lavorato sodo per quella campagna e meritavano incoraggiamenti per le critiche subite". Troppo tardi...

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martedì, gennaio 24, 2006


UN BLOGGER IN MANETTE

Tratto dal sito di
Reporter Sans Frontieres


"Il blogger iraniano Mojtaba Saminejad, in prigione dallo scorso mese di febbraio è stato condotto in manette all'università di Teheran per sostenere i suoi esami. Il fatto risale al 21 gennaio scorso. RSF si dice soddisfatta che il tribunale iraniano gli consenta di proseguire gli studi ma rilancia l'appello per la sua liberazione. Non ci fermeremo mai di condannare l'ingiusta detenzione di questo giovane studente imprigionato per avere postato alcuni messaggi su Internet. Blogger come Mojtaba non sono una minaccia per la società iraniana. Al contrario, sostengono la necessità di un dibattito civico. Il blogger è stato fotografato all'interno dell'ateneo e l'immagine postata sul suo vecchio blog."

Mojtaba deve scontare ancora un anno e mezzo di carcere.


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martedì, gennaio 10, 2006


BLOG FESTIVAL SUL CORANO A TEHERAN


Ci hanno fregato tutti. Ci hanno fatto scrivere che da quelle parti Internet è sotto controllo, che non esiste libertà di espressione e che chi sgarra finisce in una cella buia e senza chiave. Invece è l'esatto contrario: l'Iran tutela la libertà di pensiero. Anzi, la promuove, organizzando il Festival Coranico dei Blogger. Post e pensieri in libertà dal nove gennaio sino al prossimo marzo. Tutto a Teheran, la città dello "spauracchio atomico".

Secondo Ali Montazeri,il leader dell' "Organizzazione Universitaria per la Jihad", tremila bloggers da tutto il mondo sono attesi al Festival. In particolare è prevista anche una gara, un blog-rodeo, per favorire "l'espansione del Corano sul Web". La sfida ha una sola regola: il blog deve rispettare i dettami del Corano.

PICCOLO PARTICOLARE: LA NOTIZIA ARRIVA DALL'AGENZIA DI STAMPA UFFICIALE, IRNA.
NESSUN BLOG IRANIANO RIPORTA LA NOTIZIA DI QUESTO EVENTO



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lunedì, gennaio 02, 2006


L'ORANGO CERCA MOGLIE VIA BLOG

Trovare un'anima gemella è difficile. Trovarla quando sei un esemplare unico di orango è quasi un'impresa disperata. Nell'attesa di scovare in giro per il pianeta un'agenzia di cuori solitari riservata ai primati, in Cina sono corsi ai ripari. E per far accoppiare Leshen, orango di sei anni ormai entrato nel pieno della sua maturità sessuale, hanno aperto un blog bilingue, come scrive il People's Daily. Una sorta di "orango-femmina-cercasi" per garantire un futuro alla stirpe di Leshen, nato e cresciuto in cattività all'Hongshan Forest Zoo di Nanjing, capoluogo della provincia di Jiangsu.

Quella degli oranghi è una delle specie più a rischio di estinzione, visto e considerato che solamente seimila esemplari sono ancora viventi (200 solo nella natia Indonesia). Logico che Leshen per lo zoo di Nanjing sia una specie di tesoro. Finora i tentativi di trovargli una compagna sono stati un flop: "dai giardini zoologici di Shangai, Hangzou e Qinhuangdao non si è trovata la sua anima gemella" dicono i responsabili della struttura.

IL BLOG PER L'ANIMA GEMELLA DI LESHEN

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