mercoledì, marzo 08, 2006

UNO, DIECI, CENTO MOTIVI PER NON ANDARE IN TV

Prodi non andrà al confronto televisivo. Non lo fa perché la legge sulla par condicio - stranamente definita liberticida da altri lidi solo qualche settimana fa -offre solo al presidente uscente una conferenza stampa finale. La seconda, visto che parlerà anche come leader del suo partito. Il Professore ha tutte le ragioni per chiedere equità e disertare il faccia a faccia. Mancano le regole per il confronto. Manca parità di trattamento. Manca soprattutto il precedente: quelli che oggi si stracciano le vesti in nome della democrazia dov'erano nelle campagne elettorali appena passate quando erano altri a rifiutare il duello tv? Quel giornalista che ha la passione per gli animali da prima pagina (dopo aver ribattezzato Craxi "cinghialone", oggi scrive di Prodi il "coniglio", ndr) ha proprio la memoria corta.

Del resto, perché porgere all'avversario una guancia sempre offesa e sbeffeggiata? E soprattutto perché farlo quando si è in vantaggio?


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