mercoledì, novembre 29, 2006

OLOCAUSTO, TUTTO VERO

Una sera qualsiasi davanti alla tv. Uno zapping su e giù per il satellite fin quando per caso non si approda su Canale 5. Sono le 22. Passano le immagini di un campo di concentramento. Un campo senza nome. Un inferno maledetto come tanti ce ne sono stati durante la Seconda Guerra. Quel che resta di uomini nell'inconfondibile divisa a strisce verticale. Larve di donne ammucchiate nei giacigli di legno. E' una fiction sulla rampolla dei Savoia. Proprio loro, la Real Casa dei Savoia Quelli che col loro laissez faire hanno mandato a morte migliaia di italiani. Quelli che non crederanno ai loro occhi vedendo i successori alle prese con donnine, slot machine e risse dinastiche.

Chissenefotte dei Savoia. Il problema è un altro. Guardare la fiction riapre una ferita mai chiusa, quella che collega il nostro cervello al Passato. A quei fatti. A quella bestialità umana che è così reale da risultare difficile da spiegare a un ragazzo. Ma è successo veramente tutto questo? Hanno bruciato esseri umani davvero come fossero pezzi di legna da ardere? Hanno aperto davvero le scatole craniche per "esperimenti" disumani? Passano i minuti e la risposta è una sola. Per una volta la tentazione trionfa.

Cambio canale.


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