martedì, agosto 08, 2006

MATARRESE ALLA LEGA CALCIO, IL "NUOVO CHE... E' DI TROPPO"

Il nuovo che avanza nel calcio da oggi ha un significato diverso. L'adagio nuovo che avanza non rappresenta più l'ondata di rinnovamento che prende piede nel mondo della pedata italica. Il "nuovo che avanza" sta lì a dimostrare una "novità che è di troppo", quasi puzza, manco fosse pesce. Non si riesce a definire altrimenti l'elezione di Antonio Mataresse alla presidenza della Lega Calcio. Avete presente chi è Matarrese? Il più doroteo della Prima Repubblica Pallonara, l'emblema di quanto più superato ci sia nel calcio italiano (a braccetto con Franco Carraro). Eppure la Confindustria del sport più importante di casa nostra ha deciso che sarà lui il dopo-Galliani. Sentendo puzza di commissariamento, i presidenti dei club di A e B hanno fatto spallucce e votato un personaggio francamente imbarazzante.

E adesso ai bar avremo di che parlare, dando ragione a quel vecchio solone chiamato Candido Cannavò. A chi storceva il naso sull'operato di Guido Rossi Cannavò ha risposto per le rime: Rossi ha cambiato il capo degli arbitri (Agnolin) e un designatore immacolato (Tedeschi), ha messo al suo fianco un manager di caratura (Gamberale) e un ex calciatore (Albertini) per le questione strettamente tecniche, un magistrato (Borrelli) al capo dell'Ufficio Indagini ha operato scelte coraggiose in sede tecnica (Donadoni e Casiraghi sulla panchina di Nazionale e Under 21). Ha rinnovato tutto quello che poteva rinnovare.

Un solo il settore dove non aveva i titoli per intervenire. Quello dove è stato eletto il "nuovo che avanza".

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