sabato, novembre 02, 2002

PRINCE, 12 ANNI DOPO

L'altra sera ho coronato un mio sogno. Dopo 12 anni sono riuscito a vedere Prince and the New Power Generation suonare dal vivo. Ho fatto un salto nel passato quando ho sentito Purple Rain, Sign O The Times, Strange Relationship e soprattutto "Sometimes it snows in April". Sono rimasto allibito nel vedere il PalaVobis strapieno per un musicista ormai lontano anni luce dal business commerciale classico. Eppure in quel genio di Minneapolis c'è qualcosa che resiste alla moda dei tempi. Sono convinto che parecchie persone fossero al concerto senza conoscere a memoria tutte le sue canzoni, senza avere tutti i suoi 23 album. E' come se un filo spezzato 12 anni fa si fosse all'improvviso riallacciato.
Grazia

Avrei voluto scriverlo io questo, invece l'ha fatto Marinella Venegoni su "La Stampa" di sabato. Sono fiero di poter dire "io c'ero".

Il barista

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venerdì, novembre 01, 2002

STRISCIA LA NOTIZIA: SE CAPITASSE?

Premesso: io solitamente non guardo Striscia. Mi capita di darci un'occhiata durante le scoperte più eclatanti, vedi il caso Tucker, ma solitamente li detesto. Non riesco a sopportare quella trasmissione è più forte di me. Io non lo definire di certo un tiggi ... anche se ormai il TELEGIORNALE è in via d'estinzione, è tutto puntato sugli
ascolti e non sui fatti. Domanda: se capitasse una serata in cui Striscia non stravincesse la sfida degli ascolti ... lo direbbero?

Mae

No, Striscia non lo direbbe. Speriamo lo faccia qualcun altro.

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mercoledì, ottobre 30, 2002

STRISCIA LA NOTIZIA: MA E' VERA GLORIA?

Premesso: ho imparato ad apprezzare Striscia solo nel corso degli anni. Le prime edizioni non le ho viste e sono diventato un telespettatore della trasmissione di Ricci con il progressivo decadimento di gran parte dell'informazione. Quest'anno poi seguo Greggio e Iacchetti praticamente ogni sera, eccezion fatta per qualche puntatona di Sofri jr e Ferrara. Sera dopo sera giustamente i due conduttori sottolineano il successo della puntata precedente. E' così scontato il trionfo di questo tiggi che mi sorge il dubbio che la notizia sia in realtà un'altra: "ci sarà una serata in cui Striscia non stravincerà la sfida degli ascolti, sintomo di una vera concorrenza?". In un panorama grigissimo è scontato che i bravi Greggio e Iacchetti sbanchino sempre l'Auditel. Ci mancherebbe altro tenendo presente che:

RAI UNO - trasmette le uniche comiche che non fanno ridere o pezzi da museo della tv
RAI DUE - manda in onda sera dopo sera il puntuale servizio sul vice-premier
RAI TRE - ci delizia con l'obsoleto posto al sole
RETE 4 - si occupa degli italiani all'estero
ITALIA 1 - Papi docet.

Ma una volta la concorrenza non stimolava anche a dare il meglio di sè?


Il barista

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lunedì, ottobre 28, 2002

FIRENZE PRE-GLOBAL: DEMAGOGIA

Sono d'accordo con te (e con Giampaolo Pansa dell' Espresso) sull'inopportunità dei new global a Firenze..... Purtroppo a sinistra la demagogia è sempre viva (e fa il paio con quella del Berlusca!). Ora ci dobbiamo sorbire Casarini e i disobbedienti con le loro cazzate...Tra l'altro è stato gestito malissimo anche l'aspetto economico...praticamente l'affitto delle strutture le pagherà la Regione ma è come se non le pagasse xchè rinuncia ad un credito....Ora il comm.sta che è in me, rabbrividisce quando sente il giochino delle tre carte... (e quando vede la faccia di Previti).. Ragazzi, speranze ce ne sono poche... l'unico assennato (Fassino) deve spendere la vita "smorzare" quando questo, quando quello... e se si leva 1 voce sono quasi sempre cazzate....Mah....

by Mirza
(stavolta abbiamo rubato davvero!!! x fortuna, era ora!!!!!-forza Inter)

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domenica, ottobre 27, 2002

FATTI NON FOSTE A VIVERE DA MARCELLO PERA


E' inquietante il ruolo che sta assumendo il presidente del Senato che quel vecchio pezzo di carta chiamato Costituzione vorrebbe essere la seconda carica più importante nel nostro ordinamento giuridico. Nel giro di una settimana, Pera è passato dalle mutande (le sue) alla musica (quella dei pianisti al Senato) senza scomporsi più di tanto. Prima ha ammesso candidamente che la seconda carica dello Stato ama mangiare in mutande poi ha difeso i colleghi pianisti chiedendo di non delegittimare il Senato. Delle due una: è più delegittimato quel ramo del Parlamento il cui Presidente fa outing in tv o quello dove su una leggina (pare fosse solo la Cirami) senatori votano sfacciatamente per colleghi assenti?

Non riesco a capacitarmi di come si possa definire regolare una votazione dove anche gli assenti risultano aver espresso il proprio parere. Temo sia l'ennesimo campanello d'allarme di un'Italia a gambe all'aria dove tutto funziona al contrario: non esiste più il giudice naturale, non esiste più una sanzione pesante per chi tarocca i bilanci di un'azienda, non esiste rispetto per chi manifesta pacificamente in una piazza, non esiste tolleranza per chi la pensa diversamente, non esiste indignazione per chi sostiente che con la mafia bisogna convivere, non esiste sgomento per la prima finanziaria che invece di togliere soldi ne dispensa a iosa...
In tale direzione sguazza la richiesta dei nuovi power rangers (alias Schifani, Nania, Moro e D'Onofrio) di sottoporre "la gravità delle accuse di Bordon" ad un giurì d'onore.


Morale: nel loro piccolo anche i pianisti s'incazzano.

Il barista


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