giovedì, settembre 12, 2002

11.9.2001: UN ANNO E UN GIORNO DOPO

Il mondo si è fermato per le tremila vittime delle Torri Gemelle, del Pentagono e di Pittsburgh. Mi sono commosso per quel silenzio non umano che ha circondato Ground Zero alle 8.46 ora locale. Ho pensato "Mai più". E subito dopo ho aggiunto: "E' impossibile che non accada mai più una cosa simile, visto come si stanno incanalando gli scenari internazionali". Ne sono convinto: non è con la guerra a Osama e Saddam che l'America e l'Occidente si pone al sicuro. Osama e Saddam diventeranno simboli agli occhi dei musulmani e nasceranno frotte di Mohammed Atta. Prendete Israele e Palestina, sostituite Bush a Sharon e un qualsiasi leader islamico integralista ad Arafat e siete proiettati nel futuro. Da una parte guerrafondai, dall'altra integralisti che nulla hanno da perdere, nemmeno la loro stessa vita. Anzi...

Cosa fare? Eliminare le radici del terrorismo. Evitare che un bimbo di cinque o sei anni di Jalalabad, Quetta o Gaza trovi l'unica ragione di vita nell'intepretazione letterale del Corano in una madrassa. Altrimenti la guerra all'Afghanistan partorirà la guerra all'Iraq che partorirà la guerra al Sudan che partorirà la guerra nelle Filippine che partorirà la guerra in Cecenia che partorirà ... sempre più kamikaze.
Che avranno l'imbarazzo della scelta in quale parte del mondo farsi esplodere.

Il barista


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