venerdì, settembre 13, 2002

11.9.2001- UNA VERTIGINE

Un cartone animato interrotto. Sembra quasi una metafora, ma l'11 settembre 2001 è stato proprio questo, nella realtà. Una trasmissione per bambini che stavo guardando coi miei figli, prima di andare al lavoro, venne interrotta da un'edizione straordinaria del Tg. E nel mondo dell'innocenza e della fratellanza dei bambini irrompe la realtà stupida dell'odio e della morte di noi adulti.

L'odio che apre gli occhi sul "cartone animato" di un mondo in pace che sognavamo dopo la caduta del Muro, e che dopo 12 anni invece ci ributtava dentro un altro incubo, quello della nuova guerra contro un nemico invisibile e nascosto, quell'"odio dei poveri" strumentalizzato da folli fanatici.

Fu un senso di vertigine a prendermi, la vertigine di chi si vede spinto dentro un baratro. Quando mia moglie arrivò a darmi il cambio feci solo
in tempo a dire "Stanno facendo un merdaio" e corsi in redazione. La tragedia stava consumandosi con il crollo delle Torri, e la vertigine lasciò il
posto alla ricerca di un senso, al faticoso rimanere lucidi di fronte alla morte di migliaia in diretta.

Vertigine e smarrimento che ogni tanto tornano, quando sento abbaiare opinionisti e politici che si rimpallano colpe l'un l'altro, come pugili che colpiscono alla cieca, o continuano a fare i propri interessi, con il ghigno di coloro ai quali, in realtà, del mondo non importa niente.

Andrea Buoso, Venezia

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