giovedì, settembre 05, 2002

IL MIO 11 SETTEMBRE 2001

Era un martedì pomeriggio post-ferie, uno di quei giorni grigi e tutti uguali destinati solo ad aumentarti gli anni. Un martedì da cazzeggio libero in redazione o quasi. Quel quasi avrebbe cambiato la storia del mondo. Appena rientrati dalla pausa pranzo sarebbe accaduto di tutto. Ricordo ancora il primo lancio d'agenzia. Così assurdo. Forse una Reuters. "New York. An elicopter crashes into the Twin Towers". La Cnn aveva già online il primo scatto.Nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stava per scatenarsi che le televisioni erano su CNN LIVE. Al giornale l'adrenalina impazza. In diretta vediamo il secondo aereo schiantarsi. Incidente? Lo speravamo tutti, quantomeno il gesto di un pazzo o di un suo emulatore idiota. Non c'è tempo per pensare se non per le persone che stanno a casa. La paura viene esorcizzata buttandosi al lavoro. Cade una delle Torri. Ripenso al mio viaggio di nozze quando scattammo una foto ai suoi piedi. Immensa. Alta fino al cielo. Ora a livello zero. Penso al ristorante "Gemelli", a quei cordiali camerieri italiani e alla vista sugli americani sempre di corsa. Non c'è più niente. Penso a quel palco per il concerto del 4-7. "Ora al suo posto solo macerie e chissà cosa". Penso alle migliaia di persone che con noi scendevano dalla metropolitana, loro per andare al lavoro, noi per andare a divertirci. Durante una riunione informale, arriva l'altra notizia. Crollata anche la seconda torre. E' davvero finita. No. Prima c'è spazio ancora per una serie di istantanee. A partire da quelle persone che si sono buttate da chissà che piano per sfuggire alle fiamme.

Ecco il mio 11/9.

Il barista

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