sabato, febbraio 22, 2003

INGREDIENTI PER UN FESTIVAL

a) Un presentatore molto maturo, benissimo quelli coltivati nel soleggiato sud italiano che infonde loro naturale predisposizione a far come gli pare;

b) Un quantitativo variabile di ripescaggi canori etichettati come big (anche quando con big ci si riferisca alle dimensioni degli attributi raggiunte durante le loro perfomance);

c) Un quantitativo variabile di giovani (ove per giovani si intendano i vincitori dei vari tornei canori ufficiali che appestano la penisola ancorché scampananti al limite della sopportazione); per guarnire.

d) Dopofestival (trasmissione vista da pochi per via dell'orario in cui viene trasmessa ma di cui parlano tutti): se ne affidi la conduzione a un ex-sottosegretario noto per i suoi eccessi verbali che gli hann o valso addirittura la squalifica dal governo più gossipparo che si sia mai visto sugli schermi; costui proporrà a sua volta personaggi inediti cui far calcare il palco, per esempio un ex presidente della repubblica, noto per le sue simpatie gladiatorie (ma non c'è intenzione di polemica: se il presidente del consiglio è stato piduista, un ospite del dopofestival può ben esser stato gladiatore) e una signorina un tempo di sesso avverso. Tale accoppiata risulta pericolosa per l'impasto, ma riuscirà a spostare l'attenzione dai noiosissimi argomenti dell'attualità (guerre, pacifisti e altre sciocchezze) al festival. Prova ne sia che se ne occuperà financo il crociato del terzo millennio, il socci che vede la madonna e ci fa vedere i santi. (-giro-)


Arancia
e il suo blog


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