venerdì, agosto 01, 2008

"DIAMO AI POVERI L'ACQUA DI ELUANA"

Fermare l'alimentazione ad Eluana Englaro. O continuare a farla vegetare? Il caso divide e il Parlamento è uscito dal coma indotto da lodi e anti-precari solo per sollevare il conflitto di attribuzioni. Tutte stronzate. Nel frattempo Ferrara, crociato del nuovo millennio per la Vita, chiede di portare acqua davanti al Duomo di Milano per "salvare" Eluana. Passano i giorni e logicamente la quantità d'acqua aumenta in piazza del Duomo. Su Bergamonews.it , è apparsa la proposta controcorrente di Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Negri di Bergamo e collaboratore del Corriere della Sera.

"Da oggi è decente ed è umano che vengano deposte bottiglie d’acqua”. Tanti, hanno risposto all’appello e adesso l’acqua è lì “per protestare la compassione” perché “molti nel mondo hanno sete e rischiano di morire. Ma nessuno come Eluana Englaro”. Quanti sono questi che hanno sete, tanto per cominciare? Un miliardo di persone, in Asia e Africa soprattutto... Qualcuno l’acqua alla fine la trova ma non è mai pulita e dopo, tempo ed energie per andare a scuola non ne hanno più. E l’acqua contaminata contribuisce di più di qualunque altra cosa al diffondersi di malattie infettive"

E mentre avete letto queste righe, qualcun altro in Asia e Africa è morto di sete.

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