lunedì, settembre 19, 2005

LA SCUOLA PRIVATA ISLAMICA

Libere considerazioni sul diritto all'istruzione in Italia. La Costituzione tutela tale diritto ma non tutti sembrano ricordasene, o lo fanno stravolgendone gli le linee fondamentali. Nel nostro Paese la scuola è pubblica per tutti e se qualcuno ha soldi da spendere paga le tasse per l'istruzione pubblica e decide di mandare i figli in istituti privati, nove volte su dieci gestiti da religiosi/e. Liberissimi di farlo. L'importante è poter scegliere tra due offerte equivalenti ma diverse. (come dovrebbe accadere per la sanità)

Per i musulmani in Italia il discorso è diverso: dopo la chiusura del centro di via Quaranta a Milano docenti musulmane oggi hanno insegnato l'arabo in strada. Sbagliano. Violano la legge una, dieci, centomila volte. E non capiscono di essere in torto. Nessuno codice tutelerà mai una scuola islamica gestita all'interno di una moschea per il semplice fatto che non è una scuola. Semplice: se gli islamici in Italia aprissero un istituto privato da loro gestito nessuno potrebbe aver qualcosa da obiettare. L'esatto contrario della situazione attuale, dove improvvisati docenti insegnano arabo e corano in improvvisate aule.

Art. 34.

La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.





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