giovedì, luglio 24, 2003

PEDOFILIA E LEGGI

Puntuale dopo ogni operazione anti-pedofilia si torna a parlare di castrazione chimica per chi si macchi del più vile dei reati. E' un'altra di quelle situazioni che provo un certo malessere sottopelle. Mi domando fino a che punto possa spingersi la voglia di raccattare consensi e voti, dopo aver teoricamente aperto le porte del carcere a chi abbandona un animale (ecco spiegate l'indultino svuotacarceri, serve spazio per chi si sbarazza di cani e gatti). Punizione per punizione perchè limitarsi a castrare chi abusa di bambini? Uccidiamolo, passiamolo alla spada o decapitiamolo. Ripeto: la pedofilia è e rimane il più bastardo degli atti che si possa commettere ma castrare un essere umano significa mettersi quasi al livello del pedofilo. Chi si macchia di un simile reato va preso e sbattuto dentro una cella per qualche anno. E poi tenuto doverosamente tenuto d'occhio il giorno in cui metterà il naso fuori.
Nessuna castrazione per?. Altrimenti dovremmo introdurre la legge del taglione per chi ruba, per chi uccide e per chi spaccia.
Il barista


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