domenica, aprile 06, 2003

ENTRO 48 ORE L'IRAQ AVRA' UN GOVERNO. LA PACE? NON PERVENUTA

Piccoli guerrafondai crescono. La guerra in Iraq si sta rivelando più lunga del previsto eppure la manifestazioni di ottimismo non mancano di certo. Anzi, pare esserci nel mondo anglo-sassone una certa propensione a chi la spara più grossa. Se il campione di questa CORRIDA INTERNAZIONALE è il senza competitor GEORGE DABLIU' BUSH, qualcuno che s'avvicina c'è. Premesso che un'uscita simile si era già sentita all'indomani del via alla gioiosa macchina da guerra quando gli Stati Uniti, paladini dell'ordine internazionale, appaltarono in quattro e quattr'otto la ricostruzione del porto iracheno di Umm Qasr (che, per assurdo, dovevo ancora essere distrutto del tutto), ecco l'ultima sparata da informazione di guerra. Secondo The Observer il nuovo corso iracheno sarebbe alle porte. Niente di più probabile: il quoziente d'intelligenza delle bombe è sempre alto, il fuoco amico pure e l'immenso aeroporto Baghdad International rimpalla di ora in ora da iracheni a americani e viceversa. Quisquiglie. Sempre secondo The Observer il nuovo corso comincerà addirittura MARTEDI' 8 APRILE. Ossia tra meno di 48 ore. "Fonti del Pentagono hanno ribadito la volontà americana di andare avanti con il piano Rumsfeld senza contare sull'Onu il cui peso è definito irrilevante"

SOTTO A CHI TOCCA

Il barista

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