giovedì, aprile 17, 2003

ABU ABBAS ADDIO: SE LO PIGLIA BUSH

Se qualcuno avesse ancora il benche' minimo dubbio di quanto l'Italia di mister B. sia pedissequamente attaccata alla gonna degli Usa lo dimostrerà senza dubbio la vicenda internazionale del destino di Abu Abbas. L'ingegnere che siede sulla poltrona del ministero della Giustizia ha recepito subito il messaggio dal suo datore di lavoro e ha immediatamente detto che l'Italia presentera' richiesta di estradizione. In quel futuro c'è il senso dell'impotenza italiana e di come agisce una certa classe politica. Allo stato attuale delle cose, per chi conosce il diritto internazionale, l'Italia è l'unico Paese ad avere pieno titolo per l'estradizione: su Abbas pende una condanna all'ergastolo già passata in giudicato e, quindi effettiva a tutti gli effetti. Peccato che Abbas e' sicuro al 100% di non mettere mai piede in una cella di casa nostra. Dall'alto della sua benevolenza Bush, lui che ha sempre lodato l'impegno contro il terrorismo di mister B, si guarderà bene dal cedere al collega una simile occasione per rialzare popolarità e voti. Dato che di Osama non c'è traccia, di Saddam nemmeno un baffo volete che l'altro B. non riporti in patria l'unico terrorista sul quale è riuscito a metter mano? Nemmeno il più sprovveduto dei dittatori dello stato libero di Bananas sciuperebbe una simile opportunità.

L'hanno capito anche gli alleati romani, che infatti chiederanno l'estradizione.

Barista

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