EVVIVA MOURINHO
Sarà anche il più odiato da tutti e di tutti ma Mourinhno ha un suo pregio: nel grigio e cupo conformismo del calcio italiano sembra un grattacielo. Vale la pena attendere i collegamenti nel dopopartita con Sky-Rai-Mediaset per sentire le sue perle di saggezza. Perle che spesso equivalgono a stronzate da un punto di vista tecnico-calcistico ma che escono da ore e ore di frasi copia-e-incolla del tipo "l'importante è lavorare bene in settimana poi quello che arriverà arriverà", "il nostro obiettivo è raggiungere la salvezza al più presto" oppure "voglio dare il massimo per ricambiare la fiducia di allenatore. tifosi e compagni". O meglio ancora "sono qua perché mi è piaciuto il progetto della società e del presidente". Ma che cazzo di progetto vuoi che abbia una società di calcio?? Salvare la foresta dell'Amazzonia o combattere la fame nel mondo?
Una squadra di calcio di Serie A deve giocare per vincere o salvarsi, in modo da garantirsi l'esistenza con sponsor e tv l'anno seguente. Al massimo può servire per togliere ragazzi da tentazioni strane. Per questo
EVVIVA MOURINHO, LA FACCIA MENO DI BRONZO DEL NOSTRO CALCIO
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