PIAZZA SAN CARLO TORINO: UN COMICO E GLI INSULTI
Da brividi lo spettacolo andato in onda in piazza san Carlo ieri a Torino. Un comico, calatosi nei panni di guru-messia, sparge fango e populismo su tutto e tutti davanti a cinquantamila persone che rispondono con un insulto. Elezioni irregolari? Insulto. Finanziamento pubblico ai partiti? Insulto. Ordine dei giornalisti? Insulto. Piove-governo-ladro? Insulto
E' questo il nuovo che avanza?Invece è la dimostrazione di quanto l'Italia sia una repubblica delle banane. Sembra infatti di essere tornati all'indietro ai tempi del primissimo Bossi o del primo Berlusconi.
CHE NE PENSI? SCRIVILO AL BARSAURO
venerdì, aprile 25, 2008
martedì, aprile 22, 2008
PIPPA BACCA
Il tempo non porta consiglio. Prendiamo il caso di Pippa Bacca, "artista" che nel 2008 è partita da Milano in abito da sposa in autostop per raggiungere non so se la Turchia, il Tibet o la Mesopotamia per portare un messaggio di pace. Assurda la sua intenzione (e di chi non gliel'ha spiegato) e atroce la fine che ha fatto.
Detto questo, ci si domanda: si è mai visto un funerale dove la madre della defunta non butta una lacrima? Anzi si dice felice perché il messaggio della figlia ha colto nel segno? Cose dell'altro mondo: invece di essere distrutta dal dolore per la scomparsa in modo disumano della figlia, la donna ha prima fatto il giro delle tv e ora sogna l'Ambrogino e il Nobel per la figlia.
Ecco cosa scrive l'agenzia di stampa Apcom:
"La signora Elena Manzoni ha riferito al sindaco e al ministro Pollastrini, parlando a margine dei funerali nella chiesa di San Sempliciano nel quartiere Brera di Milano, di aver ricevuto tantissime lettere e sollecitazioni da più parti per una candidatura di sua figlia al Nobel per la pace. I due esponenti politici hanno spiegato che per queste proposte si devono raccogliere ampi consensi ma si sono dette entrambe disponibili perché Pippa Bacca "era una figura speciale che portava un messaggio di amore e pace in un coraggio senza barriere, un credo profondo per un dialogo non sempre facile".
La domanda sorge spontanea: Moratti e Pollastrini hanno mai conosciuto in vita P.B.? E, se sì, non le hanno mai vagamente sconsigliato di partire? E se no perché trasformare una donna che ha fatto una scelta così assurda in modello da seguire?
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Il tempo non porta consiglio. Prendiamo il caso di Pippa Bacca, "artista" che nel 2008 è partita da Milano in abito da sposa in autostop per raggiungere non so se la Turchia, il Tibet o la Mesopotamia per portare un messaggio di pace. Assurda la sua intenzione (e di chi non gliel'ha spiegato) e atroce la fine che ha fatto.
Detto questo, ci si domanda: si è mai visto un funerale dove la madre della defunta non butta una lacrima? Anzi si dice felice perché il messaggio della figlia ha colto nel segno? Cose dell'altro mondo: invece di essere distrutta dal dolore per la scomparsa in modo disumano della figlia, la donna ha prima fatto il giro delle tv e ora sogna l'Ambrogino e il Nobel per la figlia.
Ecco cosa scrive l'agenzia di stampa Apcom:
"La signora Elena Manzoni ha riferito al sindaco e al ministro Pollastrini, parlando a margine dei funerali nella chiesa di San Sempliciano nel quartiere Brera di Milano, di aver ricevuto tantissime lettere e sollecitazioni da più parti per una candidatura di sua figlia al Nobel per la pace. I due esponenti politici hanno spiegato che per queste proposte si devono raccogliere ampi consensi ma si sono dette entrambe disponibili perché Pippa Bacca "era una figura speciale che portava un messaggio di amore e pace in un coraggio senza barriere, un credo profondo per un dialogo non sempre facile".
La domanda sorge spontanea: Moratti e Pollastrini hanno mai conosciuto in vita P.B.? E, se sì, non le hanno mai vagamente sconsigliato di partire? E se no perché trasformare una donna che ha fatto una scelta così assurda in modello da seguire?
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