IL BARISTA ABBASSA LA SARACINESCA
Come ogni libero weblogger, anche il barista rallenta il ritmo nel mese di agosto. Se troverò un pc in ferie mi farò vivo. Altrimenti abbiate pazienza: NON stiamo lavorando per voi
CIAO A TUTTI E... SCRIVETEMI
Il barista
sabato, agosto 10, 2002
mercoledì, agosto 07, 2002
RONALDO INGRATO: NO, E' SCHIAVO
Ronaldo non è un ingrato, ma è uno schiavo pure lui - come tanti colleghi calciatori - del Re denaro. Quella che sta mettendo in atto mi sembra solo una bella trovata per farsi aumentare i soldini e raggiungere il cachet di Vieri. Ora Moratti dovrà decidere se rimpolpare lo stipendio del suo pupillo e sperare che in ottima forma possa dare i frutti sperati. Oppure salutare il brasiliano cedendolo a chi lo richiede? Ma che almeno lo faccia a caro prezzo. In ogni caso credo che a guadagnarci sarà sempre l'ingrato Ronaldo. Lui che con quella sua faccetta angelica ci aveva fatto sperare nel calcio buono, fatto di fatiche sul tappeto verde, senza troppo inseguire fama e guadagno. E invece no.
Ha il coraggio di dire che a Milano si sente triste e già ce lo immaginiamo con le lacrime agli occhi, in una città nebbiosa e caotica, lui che vorrebbe scorazzare per lidi più solari e festosi. Ma se quei quattrini in più dovessero arrivare, che farà il saggio Ronaldo? La sua tristezza svanirà o resterà malinconico e sconsolato a giocare in questa lugubre Milano?
by Biba
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Ronaldo non è un ingrato, ma è uno schiavo pure lui - come tanti colleghi calciatori - del Re denaro. Quella che sta mettendo in atto mi sembra solo una bella trovata per farsi aumentare i soldini e raggiungere il cachet di Vieri. Ora Moratti dovrà decidere se rimpolpare lo stipendio del suo pupillo e sperare che in ottima forma possa dare i frutti sperati. Oppure salutare il brasiliano cedendolo a chi lo richiede? Ma che almeno lo faccia a caro prezzo. In ogni caso credo che a guadagnarci sarà sempre l'ingrato Ronaldo. Lui che con quella sua faccetta angelica ci aveva fatto sperare nel calcio buono, fatto di fatiche sul tappeto verde, senza troppo inseguire fama e guadagno. E invece no.
Ha il coraggio di dire che a Milano si sente triste e già ce lo immaginiamo con le lacrime agli occhi, in una città nebbiosa e caotica, lui che vorrebbe scorazzare per lidi più solari e festosi. Ma se quei quattrini in più dovessero arrivare, che farà il saggio Ronaldo? La sua tristezza svanirà o resterà malinconico e sconsolato a giocare in questa lugubre Milano?
by Biba
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RONALDO CAMPIONE DEGLI INGRATI
Tipica storia da chiacchiere al bar quella sul futuro calcistico di Ronaldo di questi giorni. Per un appassionato di calcio, non tifoso dell'Inter, rimane troppo assurda e vergognosa la vicenda di un giocatore campione del mondo d'ingratitudine verso una società e una nazione che l'hanno accolto a braccia aperte, l'hanno esaltato quand'era un calciatore integro, l'hanno atteso e hanno sofferto con lui durante la sua assenza.
Infine hanno gioito nel rivederlo in campo. "Ronie è un patrimonio del calcio", era uno degli slogan. Beh, spero che un patrimonio simile non finisca in eredità a nessuno.
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Tipica storia da chiacchiere al bar quella sul futuro calcistico di Ronaldo di questi giorni. Per un appassionato di calcio, non tifoso dell'Inter, rimane troppo assurda e vergognosa la vicenda di un giocatore campione del mondo d'ingratitudine verso una società e una nazione che l'hanno accolto a braccia aperte, l'hanno esaltato quand'era un calciatore integro, l'hanno atteso e hanno sofferto con lui durante la sua assenza.
Infine hanno gioito nel rivederlo in campo. "Ronie è un patrimonio del calcio", era uno degli slogan. Beh, spero che un patrimonio simile non finisca in eredità a nessuno.
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ESTATE KO: TUTTA COLPA DEL CALCIO
Un'intera vacanza da buttare dalla finestra non ce l'ho. Qualche spiacevole contrattempo non è mancato. Ad esempio una delle ultime estati da single a Rimini quando si organizza la fantozziana partita a pallone tra turisti suddivisi per albergo o per numero di bagno. Eravamo in tanti ma riuscii a partire titolare (30 chili fa, ndr) con un pronti via niente male. Peccato che verso il quarto d'ora la foga di arrivare prima, mi fa appoggiare male il piede sul pallone con seguente crac degno di un professionista. Partita finita, borsa del ghiaccio e ultimi scampoli di vacanza trascorsi in albergo a giocare a carte. Poi mollai tutto e tornai a casa da solo. Niente male anche il viaggio in America quando a Boston mi controllarono per filo e per segno con raggi x e dintorni: non volevano lasciarmi passare perchè ho un cognome difficile da pronunciare negli States. Del resto Bin Laden si nasce.
by il barista
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Un'intera vacanza da buttare dalla finestra non ce l'ho. Qualche spiacevole contrattempo non è mancato. Ad esempio una delle ultime estati da single a Rimini quando si organizza la fantozziana partita a pallone tra turisti suddivisi per albergo o per numero di bagno. Eravamo in tanti ma riuscii a partire titolare (30 chili fa, ndr) con un pronti via niente male. Peccato che verso il quarto d'ora la foga di arrivare prima, mi fa appoggiare male il piede sul pallone con seguente crac degno di un professionista. Partita finita, borsa del ghiaccio e ultimi scampoli di vacanza trascorsi in albergo a giocare a carte. Poi mollai tutto e tornai a casa da solo. Niente male anche il viaggio in America quando a Boston mi controllarono per filo e per segno con raggi x e dintorni: non volevano lasciarmi passare perchè ho un cognome difficile da pronunciare negli States. Del resto Bin Laden si nasce.
by il barista
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ESTATE KO: LA DURA CONVIVENZA SUL CAMPER
L'anno era il 1975, in Portogallo c'era appena stata la "rivoluzione dei garofani", come per tanti ragazzi quella meta ci sembrava l'unica
possibile per le vacanze. Un genitore munifico, il mio, presto' il camper: un lusso. Partiamo in 4, ben affiatati credevamo ingenuamente. Io, il mio ragazzo e una coppia giovane come noi, sposata. Passano solo due giorni e scopriamo quanto la convivenza porti alla luce aspetti del carattere impossibili da valutare in altre circostanze. Il campeggio e vacanze simili, come si sa, necessitano della collaborazione e della tolleranza di tutti. L'altra ragazza, scopriamo, non ha nessuna intenzione di alzare paglia e collaborare all'avventura per gli aspetti pratici, che in campeggio non sono pochi: lei non guida, non fa la spesa, non porta pesi, non cucina, non lava.
Il marito fa del suo meglio per coprire la sua "assenza", ma appare immediatamente chiaro che non ha intenzione di farla muovere o di discutere con lei. Lei, in compenso, pontifica: su tutto, il suo "non far nulla", il nostro darci da fare (ridicolizzato), le cose da vedere, da leggere, da dire, da "non" dire, da provare, da aborrire. Vogliamo svoltare a destra? a sinistra c'e' sicuramente qualcosa di
piu' interessante che non possiamo perderci. Vogliamo fermarci? bisogna andare avanti, non perder tempo. Vogliamo andare avanti? lei e' stanca, bisogna fermarsi. Il problema, con un camper, e' che si deve per forza stare assieme e fare le
stesse cose, qualcuno deve cedere ed e' subito chiaro che non sara' lei.
Presto i rapporti si guastano di brutto, ma siamo troppo giovani, tiriamo avanti e la vacanza ce la roviniamo tutta: ho spesso desiderato di poter tornare indietro, per farli scendere a una stazione il secondo giorno di viaggio.
by Melba
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L'anno era il 1975, in Portogallo c'era appena stata la "rivoluzione dei garofani", come per tanti ragazzi quella meta ci sembrava l'unica
possibile per le vacanze. Un genitore munifico, il mio, presto' il camper: un lusso. Partiamo in 4, ben affiatati credevamo ingenuamente. Io, il mio ragazzo e una coppia giovane come noi, sposata. Passano solo due giorni e scopriamo quanto la convivenza porti alla luce aspetti del carattere impossibili da valutare in altre circostanze. Il campeggio e vacanze simili, come si sa, necessitano della collaborazione e della tolleranza di tutti. L'altra ragazza, scopriamo, non ha nessuna intenzione di alzare paglia e collaborare all'avventura per gli aspetti pratici, che in campeggio non sono pochi: lei non guida, non fa la spesa, non porta pesi, non cucina, non lava.
Il marito fa del suo meglio per coprire la sua "assenza", ma appare immediatamente chiaro che non ha intenzione di farla muovere o di discutere con lei. Lei, in compenso, pontifica: su tutto, il suo "non far nulla", il nostro darci da fare (ridicolizzato), le cose da vedere, da leggere, da dire, da "non" dire, da provare, da aborrire. Vogliamo svoltare a destra? a sinistra c'e' sicuramente qualcosa di
piu' interessante che non possiamo perderci. Vogliamo fermarci? bisogna andare avanti, non perder tempo. Vogliamo andare avanti? lei e' stanca, bisogna fermarsi. Il problema, con un camper, e' che si deve per forza stare assieme e fare le
stesse cose, qualcuno deve cedere ed e' subito chiaro che non sara' lei.
Presto i rapporti si guastano di brutto, ma siamo troppo giovani, tiriamo avanti e la vacanza ce la roviniamo tutta: ho spesso desiderato di poter tornare indietro, per farli scendere a una stazione il secondo giorno di viaggio.
by Melba
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domenica, agosto 04, 2002
NUOVO SETTIMANA, NUOVO ARGOMENTO:
UN'ESTATE DA DIMENTICARE
Tema tipicamente estivo, nonostante la proposta italiana per il Nobel della Pace non sarebbe stata niente male:
Dieci, trenta, cinquanta milioni di italiani sono partiti per le vacanze. Mari, monti e intrallazzi vari ci aspettano addirittura da un anno. Eppure non tutto fila sempre per il verso giusto, come quella volta in cui...........
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