giovedì, febbraio 19, 2004

SULLA GAZZETTA DI OGGI...

c'è scritto che i soldi ricavati vanno in beneficienza a un'associazione di Cesenatico.

Vittoria

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PANTANI, UN ADDIO DA 0.52 euro

Possibile che non lo scriva nessuno? La Gazzetta dello Sport, il giornale che organizza e guadagna con il Giro d'Italia ha pensato bene di invitare i suoi lettori a inviare un ultimo messaggio al Pirata. Idea nobile fino a un certo punto: ogni messaggio costava 0,52 euro. Cifra probabilmente finita nelle tasche della Gazzetta stessa (non viene specificato nulla di diverso). Bell'idea commuoversi con i soldi altrui

Candido

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mercoledì, febbraio 18, 2004

GRAZIE PANTANI

...per averci aperto gli animi e la bocca per gridare la nostra gioia in quelle calde estati del Giro d'Italia, quando gli altoparlati dei bagni di Romagna annunciavano la tua vittoria. Grazie per aver portato la tua semplicità ed umiltà in giro per il mondo, la stessa che purtroppo ha portato a chiuderti nel tuo piccolo mondo e stare solo fino alla fine.
Addio, ma ricordati che qualcuno che ti pensa ci sarà sempre, alla faccia di chi ti voleva uno sportivo e uomo fallito.

Gio

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martedì, febbraio 17, 2004

ADDIO PANTANI, UNA TENAGLIA STRINGE LO STOMACO

Il Pirata se ne è andato per sempre. Una notizia che ti prende lo stomaco e te lo stringe come una tenaglia. Impossibile collegare l'idea di un 34enne osannato in tutto il mondo finito e dimenticato solo in una stanza di un residence a Rimini. Penso a cosa sia passato per la mente di Pantani in quella settimana chiuso dentro nel residence. Gli saranno passati davanti gli anni migliori e le aule di tribunali. Forse è sempre stato solo, sia in sella alla bici che davanti alle accuse di frode.
Lui che ha vinto Giro e Tour, lui che ha spinto centinaia di italiani a salire in sella ad una bici e a fare ore sotto il sole per gridare "forza Pantani". Io me lo ricordo come nacque la leggenda di Pantani, il brutto anatroccolo da Cesenatico sulla vetta del mondo. Come dimenticare quei giorni? Era uno sconosciuto con la maglia della Carrera-Tassoni quando cominciava a seminare tutti in salita. E non era un pomeriggio casuale, uno di quelli in cui tutto ti fila per il verso giusto. Era l'inizio di un Campione che credo abbia fatto per il ciclismo quanto Alberto Tomba ha dato allo sci. Per anni il ciclismo è stato Pantani. Quando vinceva e poi, quando non vinceva. Poche persone segnano così uno sport. Lui l'ha fatto ma purtroppo è successo anche il contrario. Lo sport l'ha segnato in modo indelebile. Per sempre. Adesso il ciclismo non sarà più lo stesso. Anche lo sport non sarà più lo stesso. Lui ha scollinato chissà dove ma ogni volta che sentiremo il suo nome ci tornerà quella tenaglia allo stomaco.



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