Avremmo voluto tanto congratularci con il senatore Gentile Antonio ma lui non è stato così gentile da mettere sul sito del Senato il suo indirizzo e-mail. E dire che risulta essere anche un esperto di comunicazione.
sabato, agosto 03, 2002
Avremmo voluto tanto congratularci con il senatore Gentile Antonio ma lui non è stato così gentile da mettere sul sito del Senato il suo indirizzo e-mail. E dire che risulta essere anche un esperto di comunicazione.
venerdì, agosto 02, 2002
Conosco e apprezzo moltissimo Terzani da vari anni e non vedo come si possa essere contrari alle sue parole di pace. Con i potenti che pensano solo a come legittimizzare una guerra inutile che alla fine colpirà innocenti ci sono le sue parole che richiedono una riflessione sul valore della vita e sulla tolleranza verso chi è diverso (vedi musulmani). Chiunque dovrebbe riflettere seriamente su ciò che sta diventando il mondo e vergognarsi perchè non si fa niente.
Massimo
ORIANA SI SFOGA, MA I MEDIA...
Non ho letto tutti i post ma penso di aver capito la tendenza generale di chi finora ha scritto: largamente pro Terzani. Personalmente la lettera della Fallaci di fine settembre ha fatto breccia in me. Come giornalista già la conoscevo e sapevo del suo impetuoso modo di scrivere, quello che non immaginavo è che riuscisse a scuotere così tante persone in tutto il globo. Quello che comunque la Fallaci ha scritto è semplicemento uno sfogo. Lo sfogo di chi in Italia è stato per così dire "ostracizzato" e che ha colto l'occasione della strage di New York per paragonare il menefreghismo italiano alla forte coesione che esiste tra gli americani. Essendo verissimo questo mi è piaciuto. Quello che invece non mi è assolutamente piaciuto è stata la pubblicazione del libro. Lei stessa ha dichiarato di non aver chiesto compensi al Corriere della Sera, d'altro canto ha guadagnato tanti soldini con uno sfogo rilegato da una copertina. Io questa la chiamo incoerenza.
Invece ora voglio rispondere ad un intervento su questo blog di Melba. Nel post si parla di opportunismo dei giornalisti, di supremazia dei media. Io sono un giornalista e ti garantisco che le cose che hai detto sono sacrosante. Concludo brevemente paragonando due eventi mediatici che non hanno riscosso lo stesso "successo" di pubblico. La Fallaci è stata pubblicizzata di più perchè la sua voce era fuori dal coro di quelli che - come invece Terzani - inneggiavano alla pace e alla tolleranza. La normalità non fa notizia: un assioma più che affermato. E ti dirò di più. Al Corriere della Sera in quel periodo chi non era pro-Fallaci ha preso delle belle stangate...
Questa è la comunicazione e questo il giornalismo... Il nostro impegno può solo andare in un'unica direzione per cercare una sola cosa: la verità dei fatti.
by Samuele Venturi
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Il problema sollevato da Samuele e Melba esiste dalla notte dei tempi. Ogni giorno la situazione della stampa si fa sempre più pesante. Mi auguro che tale problema venga percepito dalla gente.... ma ne parleremo più avanti. IL BARISTA
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giovedì, agosto 01, 2002
Come fai a vivere Oriana con tutto l'odio e il rancore che ti porti dentro?
by Nicola
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E chi sono i "buoni"? e chi i "cattivi"? e chi lo stabilisce? Citando Terzani in una delle sue analisi più acute: "Purtroppo, oggi, sul palcoscenico del mondo noi occidentali siamo insieme i soli protagonisti ed i soli spettatori, e così, attraverso le nostre televisioni ed i nostri giornali, non ascoltiamo che le nostre ragioni, non proviamo che il nostro dolore"
by Melba
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mercoledì, luglio 31, 2002
Avevo 13 anni o giù di lì quando lessi "Lettera a un bambino mai nato" di Oriana Fallaci. Ricordo che mi impressionò moltissimo, forse perché io ero così piccola e lei parlava di aborto in modo così esplicito. Ho ancora davanti agli occhi l'immagine plastica del barattolo di vetro in cui galleggiava il feto, sua madre dal letto di ospedale che ci parlava in un monologo di disperata impotenza... ok, questo è stato il mio primo precoce incontro con la Fallaci scrittrice. Anche allora faceva discutere per le sue prese di posizione senza mezzi termini, con le sue parole che non ammettevano il dubbio. In fondo le invidio - oggi come un tempo - le sue incrollabili certezze, la sua capacità di distinguere così chiaramente il bene dal male, di riconoscere a colpo d'occhio dove sta la verità. Che sembra scontato dire stia nel mezzo, tra un Terzani buonista e un'Oriana apocalittica. Al primo vorrei credere ciecamente, criticando senza appello la seconda. Ma poi ho paura che quello che la Fallaci grida con quanto fiato le resta non sia soltanto delirio. E che prima o poi in questo mondo si deve scegliere da che parte stare, se con i buoni o con i cattivi.
by lc
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FALLACI O TERZANI... TERZANI STAVOLTA HA ESAGERATO
Faccio parte dei molti che conoscono e ammirano e apprezzano Terzani ben prima che fossero pubblicate le "Lettere contro la guerra". Sono anch'io tra i fortunati che possono occuparsi di reportage e considero Terzani un maestro. Nella professione giornalistica e pure nella vita. Condivido quanto scrive, ma vorrei essere una voce fuori dal coro. A mio parere, questa volta Terzani si è fatto trascinare su un terreno pericoloso dalla Fallaci, finendo con l'incappare in medesimi, seppur dal campo opposto, estremismi.
by Giorgio Bardaglio
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FALLACI O TERZANI... TERZANI, SENZA MEZZE MISURE
Sto con Terzani, senza discussione e senza mezze misure. I morti delle due Torri meritano tutto il nostro rispetto e la nostra compassione, come qualsiasi altro morto per cause di guerra o terrorismo, ma questo non giustifica quello che sta succedendo e che potrà avvenire in futuro. Inoltre io non credo proprio che la spinta maggiore sia data dal voler vendicare le vittime. La ritengo un ottima scusa per fare meglio quello che già si voleva fare.
by Aurora
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Non conoscevo Terzani (mia ignoranza e chapeau al barista), nemmeno ora lo conosco, però ho letto la sua "Lettera da Firenze". Conoscevo l'Oriana, avevo letto la "Lettera da New York", e chi non l'ha letta? Dire che sto con il primo e non con la seconda e' sia scontato che riduttivo. Inutile dirci fra di noi cose sulle quali siamo tutti d'accordo. Mi pare piu' significativo chiedermi perchè una persona mediamente informata come me mai aveva sentito parlare della lettera da Firenze, pur avendo seguito assolutamente ogni programma di approfondimento giornalistico dell'epoca in TV (per giornali e periodici chiedo venia, non li leggo tutti). Perchè mai in tutti quei programmi, i migliori compresi, si riescono a sentire sempre e solo le opinioni di quella decina di "soliti noti" a cui la pigrizia intellettuale e l'opportunismo da audience di molti giornalisti e il protagonismo degli onnipresenti attribuisce così l'impropria collocazione di "opinion maker", dal pensiero magari pluralistico, nel migliore dei casi, ma comunque unico?
Certo, c'e' quello stupefacente mezzo informativo che e' Internet, per fortuna, ma che ancora è mezzo elitario, sia per la sua intrinseca natura tecnologica, sia perche' richiede tempo, dispiego di energie e denaro.
Insomma, il nodo del mondo moderno, caro Sauro, è ancora e sempre quello dei media, TV in testa, come le persone piu' accorte, il nostro Presidente in testa, ben sanno.
by Melba
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lunedì, luglio 29, 2002
Gestisco il sito dedicato a Tiziano da alcuni anni. Tiziano Terzani, prima di "Lettere contro la guerra" era conosciuto solo da chi, come me, si appassiona alle letture che narrano di viaggi e di reportage "alternativi". Quindi le mail che giungevano al sito www.tizianoterzani.com erano più che altro di persone che si complimentavano per lo stile di scrittura fluido e scorrevole che trasudava dalle pagine di libri come "Un indovino mi disse" raccontando di esperienze di viaggio fuori dagli schemi.
Poi, come per un incanto, da un silenzio assordante si è levata, in risposta alla lettera della Fallaci, il primo articolo di Tiziano dedicato alla situazione relativa all'attentato dell'11 Settembre. E tutto è cambiato. Gli accessi al sito si sono moltiplicati in maniera esponenziale e il tono delle mail è variato: da richieste legate ai libri passati, ora si guardava avanti: Terzani ha dato fiducia ai genitori spaventati dall'allarme pieno di odio che l'Oriana ha scagliato come un anatema contro tutto il mondo arabo.
Le mail dicono
-Grazie per avere rispecchiato la fiducia di un cristiano che non si ritrova nella "rabbia e nell'orgoglio
-Finalmente una voce fuori dal coro
-Ho una bambina di 3 anni e non riuscivo a credere al mondo disegnato dall'Oriana. Grazie a te, ora ho ripreso fiducia in un mondo migliore.
Credo che le mail dei "fan" di Tiziano possano parlare anche per me.
Io in un mondo migliore ci credo. Ancora.
Grazie barista, per crederci anche tu.
by Massimo De Martino
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“Cosa penso di ciò che e’ accaduto l’11 settembre 2001 ”, perché di Terzani o di Fallaci non so niente…
La dovuta premessa e’ che il mio “parere” non e’ sugli scrittori: asserisco, senza vergogna, di non aver mai letto alcuno degli scritti,
dell’uno e dell’altra. Quindi : “ cosa penso di quanto e’ accaduto negli States? “ Perché esiste il terrorismo? Tutto ciò che viene fatto contro il terrorismo e’ lecito? Se in America sono morte X persone, devono morirne X o X+n anche nei paesi attentatori? (sempre ammesso che il paese attentatore sia proprio quello individuato dagli americani …)
Dopo tutte le “missioni sante” perpetrate dagli americani, che vogliamo dire? Vogliamo fare un bilancio di morti, da una parte e dall’altra?
Le domande sono tante ed esigono una risposta. Mi sento di darne solo una: “ Il terrorismo non deve esistere, ma la vendetta neanche ”.
Individuare, cercare e processare , in base a fatti e prove inconfutabili, l’ideatore e fautore di un piano così diabolico e’ giusto, ma uccidere tutti, tranne lui, per odio o vendetta verso quella persona, non è giusto.
Uccidere e’ terrorismo.Uccidere in nome di un ideale, per me, e’ sempre e comunque terrorismo. Chiunque sia a perpetrarlo ed in nome di qualsivoglia ideale, e’ terrorismo. Loro lo fanno a noi e noi lo facciamo a loro… e se anche loro la pensassero così? Chi ha iniziato allora, ma, soprattutto, quando finirà questa guerra senza frontiere?
Se mi si chiede di dire “ Con chi sto “ io rispondo: “Sto con i morti che questa guerra genera ed ha generato , di
qualsiasi fede fossero, di qualsiasi nazione fossero, in nome di qualsiasi fede agissero…sono morti e niente li riporterà in vita.
Sto con i vivi.
Sto con i sopravvissuti.
Sto con chi vive nel terrore e sto con chi deve combattere per non essere preda di esso.
Sto con chi crede di essere nel giusto, ma che, in nome di quella giustizia, non e’ disposto al sacrificio umano.
Sto con chi non viene tollerato, perché diverso.
Sto con chi e’ oppresso e con chi lo sarà.
Sto con i vivi che sanno vivere con i vivi.
Odio tutte le forme di prevaricazione.
Se e’ stato Bin Laden, cosa che per me e’ ancora tutta da provare, solo lui deve essere preso e processato.
Se ciò avvenisse sono sicura che non avrebbe un processo giusto, e allora non so quanto io desideri che lo prendano.
E’ anche vero che finchè non lo prendono, l’America continuerà la sua guerra santa…e allora che dire:
meglio il sacrificio di uno, innocente o colpevole che sia, o di molti innocenti?”
Per una volta…la prima che ho detto!
by Maggie
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domenica, luglio 28, 2002
Al bar si attendono altre rinascite e altre storie da mare. Intanto il barista suggerisce uno spunto alternativo
Ho comprato e letto "Lettere contro la guerra" di Tiziano Terzani. Scrive il giornalista toscano il 14 settembre 2001 al Corriere della Sera da Orsigna: "Ho passato tutta la mia vita adulta in Asia e sono convinto che tutto è uno, la luce ha in sè il seme delle tenebre e al centro delle tenebre c'è un punto di luce. L'orrore dell'11 settembre era una buona occasione per farsi un esame di coscienza. Tutto il mondo aveva visto. Tutto il mondo avrebbe capito". Si è sbagliato.
Il 29 settembre è arrivata in via Solferino Nostra Signora Oriana con veleno e disprezzo per l'Islam, incenso e mirra per gli Usa.
Mi chiedo perchè alla Fallaci (che vive e scrive da un loft di Manhattan) sia stato dato così tanto rilievo sui mass media rispetto alle tesi di Terzani (che vive e scrive dal Pakistan).
Fortunatamente "Lettere contro la guerra" - Longanesi editore - è alla quinta ristampa.
QUESTO E' IL SITO DI TIZIANO TERZANI: www.tizianoterzani.com
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