Caro Marco Benanti, merda sarà lei
Ho letto su UBW un post dove il signor Marco Benanti dalle colonne virtuali del suo blog definisce "merde" i giornalisti italiani perchè oggi scioperano. Una simile visione libertaria non me la ricordo dai tempi del ventennio (imparato sui libri di scuola ovviamente scritti da Togliatti, Gramsci e parentado) e mi sorprende. Le parole "corporativismo" e "libero mercato" a me giornalista non fanno assolutamente ribrezzo, anzi ce ne fossero di corporazioni solide oggi e di mercati liberi. Perchè scioperiamo? Anche per evitare che un quotidiano nazionale che ha cambiato la storia del giornalismo italiano lasci a casa 60 persone da un giorno all'altro, perchè l'informazione in Italia è meno libera di quella bulgara, perchè qualcuno preferisce sfruttare in una cantina 50 co.co.co sei giorni la settimana piuttosto che assumere un praticante. A nessuno ovviamente gliene frega vero? Tanto tra epurazioni e veti incrociati tra poco lavoreranno nei giornali solo press agent e dintorni.
Incomprensibile poi pretendere che di vedere "due giornalisti della stessa testata dissentire profondamente durante un’intervista o una trasmissione televisiva". Benanti, lei ha mai visto due metalmeccanici accapigliarsi uno contro l'altro? Un tramviere discutere animatamente con un collega per lo sciopero? Peggio ancora: due esponenti di correnti alternative fronteggiarsi in un dibattito pubblico?
Le dà forse fastidio il sindacato unico come a qualche collega? Si candidi, esponga le sue tesi e raccolga i voti. Avanti c'è posto.
Il Barista
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