Montalbano si fa sempre leggere ma da qualche capitolo targato Sellerio in qua sembra aver perso smalto. Anche nell'ultimo "Il sorriso di Angelica" il commissario più copiato d'Italia vive in bilico tra presente e passato, fedeltà e richiamo della carne. Non ci sono slanci investigativi come qualche anno fa, inchieste mozzafiato con l'immancabile colpo di scena finale. Qua tutto scorre nel senso giusto e solo qualche osservazione o qualche scritto camilleriano è degno di essere ricordato. Chissà se scrivendo meno il livello della serie tornerà all'eccellenza
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