ITALIA-OLANDA, DE PROFUNDIS DI UNA NAZIONALE

Una Caporetto o una Waterloo (sempre che sia ancora sinonimo di sconfitta) senza precedente quella dell'Italia agli Europei. Quei senza-principi-morali degli olandesi ci hanno fatto vedere i sorci verdi, complice un arbitro da scapoli/ammogliati del sabato pomeriggio (solo lui ha considerato Panucci in gioco sul primo gol).
Donadoni è riuscito nel difficile compito di spezzare l'Italia sull'unica cosa che da due anni la teneva unita. Ossia la Nazionale. Facendo giocare Ambrosini-Pirlo-Gattuso (ossia il bollito misto) ha fatto scatenare i romanisti orfani di De Rossi-Perrotta-Aquilani. Milanisti che si rifanno criticando Materazzi in difesa. Juventini che insorgono per Barzagli in campo e Chiellini a fare la muffa in panchina, come accaduto per gran parte della serata a Del Piero. Aggiungiamoci un pizzico di amanti di Cassano per mostrare quanto sia scarso Donadoni.

Solo Buffon unisce tutti, chiedendo scusa agli italiani per quanto visto a Berna
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