DUE MORTI, DUE CHIESE
Superata l'onda emozionale per la morte di Luciano Pavarotti, possiamo aprire un piccolo ragionamento. Su cosa? Su come la Chiesa tratta i defunti nel nostro Paese. Ossia il caso Welby e il caso Pavarotti. Il primo aspirava all'eutanasia e, per questo, il cardinal Ruini in persona non lo ha fatto entrare nemmeno da morto in chiesa. "Ha voluto morire, niente funerale".
Il tenore invece ha rotto il sacro vincolo del matrimonio ma ciònonostante il Duomo di Modena ha accolto le sue spoglia per due giorni. Esiste una logica nel negare i funerali al primo e nel concedere la chiesa come camera ardente? (Comune o teatro non erano luoghi più consoni?)
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