CALCIO VIOLENTO, IL PROBLEMA E' L'IGNORANZA
Stavolta ci è scappato il morto. Come all'Heysel, come Vincenzo Spagnolo in Genoa-Milan e come Paparelli in un Lazio-Roma di tanti anni. S'invecchia e il calcio resta sempre un problema irrisolto del nostro Paese. Il calcio, un problema. Due parole che non dovrebbero mai esser vicine l'una all'altra. Eppure ciclicamente tornano ad andare d'amore e d'accordo. Ogni volta si annuncia il pugno duro e ogni volta si è daccapo.
Provate ad andare negli stadi italiani e scoprirete cosa cazzo è la paura. Paura di imboccare una strada meno affollata delle altre e temere di esser vittima di un'imboscata di qualche imbecille. Paura di non incrociare in auto il bus che porta gli ultrà allo stadio per non rischiare di prendersi bottigliette o altro sull'auto. Paura di uscire dal branco quando la tua squadra perde e tutti aspettano i giocatori all'uscita. Paura di quelli che gridano contro celerini o invocano il mestiere creato dalla disoccupazione... Paura di quelli lanciano di tutto contro l'allenatore avversario o contro il presidente di turno dal braccino corto.
Questo non è calcio, non è sport. E' ignoranza. E l'ignoranza si sconfigge solo con l'educazione e la cultura.
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