BLOGGER DI PROFESSIONE
Abbiamo sbagliato tutti mestiere. O quantomeno siamo nati nell'emisfero sbagliato. Già perchè in Italia lo spazio per bloggare viene ritagliato o rubacchiato in ufficio nella pausa pranzo o in qualche anfratto di casa, mentre in America quella del blogger è diventata una professione con retribuzione a quattro zeri. Non si tratta di casi come quello di Matt Drudge, abilissimo a trasformare il suo blog in uno dei siti più influenti al mondo. Stavolta il blogger viene letteralmente cercato dai "cacciatori di teste" e inserito in azienda con un compito ben preciso: aggiornare uno o più blog.
Lo scrive il Wall Street Journal in un'interessante escursione nella blogosfera a firma Sarah Needleman. Il pezzo prende le mosse da tale Christine Halvorson, blogger a tempo perso e giornalista free lance da poco assunta dall'emanazione statunitense del Gruppo Danone. La Halvorson aggiorna quattro blog, tra cui uno sull'azienda e uno sui cibi da consigliare ai bambini. Il suo boss sta cercando altre due figure professionali da affiancare alla blogger-in-chief. "I blog ci danno il modo di raggiungere in modo innovativo la nostra clientela, aggirando i canali di vendita tradizionali" dicono i manager dell'azienda. La blogger è stata assunta con un contratto da 40.000 dollari l'anno.
E non è l'unico caso negli Stati Uniti.
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