SE QUESTO E' UN UOMO. HANNO AMMAZZATO BALDONI
Nessuna pietà. Nessun brandello di remora umana. Un giornalista amico degli iracheni è stato ammazzato in Iraq. Come una bestia. Anzi peggio: con una telecamera ferma e puntata davanti al sangue per immortalare l'assassinio. A futura memoria, certo. Una memoria che si torcerà contro questi vigliacchi, gli stessi infami che hanno sparato alla tempia di Fabrizio Quattrocchi perchè aveva in tasca un porto d'armi americano. Vigliacchi perchè non sanno che quel video nessuna tv araba lo darà mai perchè una tale brutalità si ritorcerebbe contro gli aguzzini stessi. L'Esercito Islamico - o chiunque cazzo siano i rapitori - ha ucciso Enzo Baldoni, un innocente italiano che aveva a cuore la causa degli iracheni. Come parlare di una simile sottospecie umana? Non esiste termine di paragone se non ritornare all'Olocausto, a quella che finora è stata la più grande Vergogna dell'Umanità. In Iraq si sta passando ogni limite: innocenti presi per strada e usati come merce di impossibili scambi, connazionali uccisi perchè cercano un lavoro con gli stranieri e chissà quali atroci violenze non arrivano sui nostri media.
In compenso in Italia si litiga su "Baldoni pacifista col kalashnikov" (chissà come titoleranno domani...).
In compenso il ministro degli Esteri non perde il suo savoir faire: la tristissima sera dell'assassinio di Fabrizio Quattrocchi era comodamente incollato alla poltrona di Porta a Porta (e non ha alzato le terga nemmeno a notizia trapelata). Oggi, quando stava per scadere l'ultimatum per Baldoni era impegnato in una conferenza stampa al Meeting dei ciellini.
Addio Enzo Baldoni, addio Fabrizio Quattrocchi.
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