IRAQ, CRESCE SOSTEGNO ALLA GUERRIGLIA
Cresce il numero degli iracheni convinti di poter cacciare gli americani dalla propria nazione.
Lo rivela un rapporto segreto della Cia. Paul Bremer è a conoscenza di quel rapporto che stride con quanto mr Bush continua ad annunciare in tv ogni sabato pomeriggio. La divergenza tra la propaganda e la realtà al fronte è talmente evidente che gli analisti sono in evidente difficoltà a suggerire una strategia non così ottimistica com'è quella di Cheney e Rumsfeld.
Fattostà che la situazione è al cosidetto punto di non ritorno:
1. aumentare l'uso della forza Usa in Iraq non farebbe altro che incentivare la guerriglia e l'astio anti-americano ormai assai diffuso
2. nessuna delle istituzioni create dalla coalizione internazionale è in grado di camminare con le proprie gambe (troppe dispute interne al governo provvisorio)
Nel frattempo, la guerriglia colpisce gli interessi di tutti i Paesi contenuti nel proclama di Osama Bin Laden.
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