KILLER A MILANO: CHIAMATELO ALMOST BLUE
In chat si faceva chiamare Almost Blue Andrea Calderini, il folle che a Milano ha ucciso moglie, vicina e, prima di togliersi la vita, ha sparato sulla folla. Lo svela Panorama in edicola domani con un pezzo di una giornalista che ha conosciuto in chat Almost Blue e poi l'ha visto di persona. Per chi ha letto il libro di Carlo Lucarelli o visto il film rileggere l'articolo della Porcelli è raccappricciante. Di certo film o libro erano passati nella mente di Calderini. E vi erano rimasti impigliati. Avevano messo radici che hanno dato vita al folle killer. Almost Blue è la canzone di Chet Baker che suona sempre nella stanza di Simone, ragazzo cieco di Bologna la cui vita si snoda in una soffitta tra il pc, lo scanner e la sua mente. Un giorno Simone, ragazzo cieco stretto in una casa supertecnologica, scopre di essere il testimone di un folle che scuoia le persone conosciute in chat per assumerne le sembianze. Ci siamo: eccome come la giornalista ricorda quell'incontro:
"Alla fine del nostro incontro si è scusato per il ritardo: Sai arrivo da casa in zona fiera e c'era traffico. Questa volta non ho fatto finta di nulla e gli ho chiesto: Scusa, se stai in Fiera perché mi hai scritto che vivi in un appartamento supertecnologico in centro? Per un attimo i suoi occhi si sono accesi d'ira...".
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